Sanremo: al di là dei cliché
Sanremo, una delle località turistiche più note in Italia, spesso viene recepita soprattutto attraverso i cliché di fiori, casinò, canzoni: del resto uno degli eventi cittadini clou è proprio il Festival di Sanremo, che nel 2017 si è tenuto dal 7 all’11 febbraio, nella tradizionale cornice del Teatro Ariston.
Tuttavia, questa perla dell’estremo ponente ligure presenta aspetti così diversi e stratificati, da rivelarsi un’autentica sorpresa per chi voglia conoscerla al di là di semplicistiche classificazioni.
Saltano subito agli occhi i contrasti fra l’arroccato centro medievale della Pigna, con i suoi tipici, ombrosi vicoli, le alte case, e la città, sorta a cavallo tra Ottocento e Novecento, costellata di edifici in “stile Garnier”, fra cui il celebre Casinò. Preziose testimonianze in stile eclettico e art nouveau sono soprattutto le magnifiche ville, come la Angerer, dalle decorazioni floreali in stucco e maiolica, di cui si può visitare il bel parco botanico, la Ormond, che svetta superba fra giardini di palme e agrumi, ulivi ed essenze esotiche, la villa Nobel, in stile moresco, residenza dello scienziato svedese dal 1891 al 1896, anno della sua morte.
Anche questa affascinante casa- museo, è circondata da un parco lussureggiante, con un autentico catalogo di piante esotiche e svettanti palme, fra gli alberi che più caratterizzano la città di Italo Calvino e del “Barone Rampante”.
Tale eredità architettonica, artistica e botanica risale all’epoca, in cui Sanremo, grazie al microclima (non a caso uno dei suoi monumenti-simbolo è la leggiadra statua della Primavera), comincia ad accogliere aristocratici e ricchi turisti del bel mondo internazionale, fra cui si annoverano il re d’Inghilterra Edoardo VII e l’imperatore tedesco Federico III.
Sanremo amata dai russi
È la costruzione, nel 1872, della ferrovia Genova – Nizza, a trasformare il borgo di pescatori in un centro turistico d’élite. Insieme a quella inglese, fu la colonia russa a rendere celebre la nuova destinazione, soprattutto dopo i soggiorni dell’imperatrice Maria Aleksandrovna (il primo nel 1847), dei granduchi, gli suoi e di Alessandro II, di vari aristocratici, di personaggi come Pjotr Cajkovskij.
È proprio la zarina a donare alla città le palme per il lungomare in costruzione (1867-71) nella zona occidentale della città, poi ribattezzato in suo onore Corso Imperatrice, una passeggiata, dove sorgono i Grand Hotel Des Anglais e Royal.
È legata alla sovrana russa anche l’idea di erigere all’inizio del viale una chiesa ortodossa, consacrata nel 1913, e il cui progetto si deve all’architetto Aleksej Scusev, poi autore del mausoleo di Lenin a Mosca. La chiesa, in mattoni, dedicata a San Salvatore, Santa Caterina e San Serafino di Sarov, è nello stile moscovita e di Suzdal del XVII secolo, a forma cubica, dalle cinque cupole a bulbo, adorne di scaglie multicolori.
Le decorazioni a kokoshniki, riprendono le linee del copricapo delle donne russe. All’interno si trova una bella iconostasi, mentre la cripta è una sorta di mausoleo della casa reale del Montenegro, di cui ha temporaneamente ospitato le sepolture.
Testimonianze della presenza russa a Sanremo, abiti, bottiglie di profumo, fotografie, miniature, sono conservate in uno speciale museo privato (si visita su appuntamento telefonando allo 0184 509176), quello “Daphné della Moda e del Profumo”, in via Matteotti, la centrale, elegante strada dello shopping, dove si trovano anche l’omonimo atelier (magnifici i foulard floreali) e la profumeria con prodotti a base di essenze della Liguria.
Poco lontano, dopo aver percorso un’altra animatissima arteria commerciale, la via Corradi, che segue l’antico tracciato della strada romana Julia Augusta, si arriva nella suggestiva piazza San Siro, dove l’omonima cattedrale, in stile romanico-gotico, riporta ad atmosfere medievali.
In altre chiese di Sanremo trionfa il barocco, come in quella di Santo Stefano ai piedi della Pigna, il quartiere cui si accede dalla trecentesca Porta di Santo Stefano. In alto, sul colle, altro simbolo della città, posto su un meraviglioso Belvedere, è la Madonna della Costa, ricca di opere d’arte e dal tipico sagrato “a risou”, ciottoli di mare.
Adagiata sul suo splendido golfo, su cui si affaccia il Forte di Santa Tecla, Sanremo respira con il mare, e per godere appieno la bellezza del loro incontro, si può percorrere, almeno fino a Bussana, la pista ciclabile (anche pedonale) del Ponente Ligure, che seguendo il percorso della vecchia ferrovia, fra scorci e panorami mozzafiato, si snoda fra Ospedaletti e San Lorenzo al Mare.
Del resto, l’altro grande evento sanremese, il 18 marzo di ogni anno, è una classica del ciclismo, la mitica corsa Milano – Sanremo.
A cura di CLAUDIA SUGLIANO
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