Mantova: museo diffuso e città intelligente
“Nel 2016 a Mantova, Capitale Italiana della Cultura, sapremo accogliere, intrattenere, stupire e incantare, attraverso valori culturali legati alla tutela del patrimonio, dell’ambiente e della creatività, un pubblico sempre più vasto. Con oltre 1000 eventi fino a dicembre, siamo convinti che chiunque, bambino, giovane o anziano, potrà trovare a Mantova motivo di felicità e appagamento dei propri interessi”
Con queste parole il Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, presenta la propria città, protagonista dell’anno in corso. Prima città a ottenere il titolo in esclusiva (l’anno scorso il ruolo era stato condiviso da cinque città), capoluogo lombardo, a circa due ore di distanza da Milano e altrettante da Venezia, dal 2008 Mantova, con Sabbioneta, entrambe legate dall’eredità lasciata dai Gonzaga, fanno parte della lista dei patrimoni dell’Umanità UNESCO.
Mantova protagonista della cultura
Città del Festivaletteratura, in calendario ogni settembre, Mantova è protagonista vivace e intelligente del mondo culturale abbracciando le sue varie espressioni, dalla musica al teatro, dalle belle arti alle proposte di approfondimento, passando dalle nuove tecnologie al contatto con la tradizione enogastronomica.
Entrando in città, si respira subito l’aria del Rinascimento attraverso le tracce lasciate dai Gonzaga che, da semplici affittuari dei Benedettini, divennero ricchissimi possidenti terrieri e, poco dopo, Capitani del popolo, Marchesi e Duchi di Mantova, dove rimasero al potere per ben quattro secoli e che devono gran parte della loro fama al loro forte spirito da Macenate.
Una storia celebre
Per celebrare il potere economico e culturale della Signoria, che aveva esteso il proprio dominio in tutta la provincia, arrivando fino al Monferrato, furono chiamati alla reggia di Mantova artisti del calibro di Pisanello, Donatello, Vittorino da Feltre, Luca Fancelli, Leon Battista Alberti, Mantegna, Giulio Romano, Rubens. E così, una passeggiata attraverso le strade e le piazze, medievali e rinascimentali, porterà alla Basilica di Sant’Andrea, al Palazzo Ducale, con la Camera degli Sposi di Andrea Mantegna, fino ad arrivare a Palazzo Te, villa alle porte della città, costruita e decorata da Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello. Qui, alcuni degli esempi più raffinati di arte pittorica del Rinascimento: la Sala dei Giganti e la Sala di Amore e Psiche, Si prosegue, allontanandosi ancora un po’, verso Sabbioneta, la “città ideale” progettata da Vespasiano Gonzaga con il chiaro obiettivo di diventare un centro culturale e architettonico del Rinascimento italiano. Le mete sono davvero tante e ciascuna con una propria identità molto forte e un ruolo fondamentale nella definizione del Rinascimento ma, volendo seguire un percorso cronologico verso il passato, Mantova ha cominciato ad avere il ruolo di capitale della cultura ben prima, essendo la città natale di Virgilio.
Dagli Etruschi alle meraviglie naturali
Di origine etrusca, infatti, Mantova visse un primo importante sviluppo in epoca comunale e, fra i vari itinerari possibili, quello archeologico ha dei punti di forte interesse: nelle immediate vicinanze della città, infatti, si trova il sito archeologico del Parco del Forcello, sorto attorno ai resti di un abitato etrusco e a Cavriana, (iscritta nell’elenco Unesco dei siti alpini palafitticoli) si può visitare l’interessante museo archeologico di Villa Marra. Avendo diversi giorni a disposizione, perché non intervallare le tappe culturali con itinerari nella natura? Immersa nella Riserva Naturale Valli del Mincio, Mantova è circondata da tre laghi e offre percorsi a piedi, in bicicletta, in barca o in motonave, alla scoperta degli ambienti naturalistici, della flora e della fauna tipica di queste zone lacustri. Sul Lago Superiore, nel periodo estivo, è possibile assistere alla fioritura dei fiori di loto che creano bellissimi contrasti di luci e colori. Attorno alla città, inoltre, una pista ciclabile tocca, attraversando un parco, alcune delle mete più conosciute, collegando Sabbioneta a Peschiera del Garda.
Mantova: Luce di Luna
Un’altra idea: l’itinerario “Luce di Luna”, organizzato da Mantova Travel Group: si tratta di una passeggiata in notturna nel centro storico di Mantova attraverso le sue piazze, le torri e i palazzi illuminati ad arte.
Dopo un percorso attraverso il Rio dal pinte delle Pescherie, il giro termina sulla motonave per un tour sui laghi tra assaggi gastronomici e letterari. Si arriva, quindi, al capitolo sull’enogastronomia: a Mantova la cucina vede la contaminazione fra la tradizione della corte dei Gonzaga e quella popolare, tanto da essere definita “cucina dei principi e del popolo”. Raffinata ma capace di valorizzare i prodotti della terra, la cucina propone piatti tipici come i tortelli di zucca, il risotto alla pilota, il luccio in salsa e lo stracotto d’asino mentre, fra i dolci, eccelle la sbrisolona. Un’idea per un viaggio fra i sapori è l’itinerario proposto da On the Road Travel: Alla tavola dei Gonzaga, city break con cooking class. Non solo assaggi e passeggiate nel centro storico, dunque, ma anche una lezione di cucina tenuta da un eccellente chef mantovano.
A cura di Antonia Solari
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