Viaggio nel territorio del Perugino

di Redazione Ville&Casali

L’Hotel Vannucci si ispira al celebre pittore di Città della Pieve di cui ricorre nel 2023 il cinquecentenario dalla scomparsa

Per comprendere al meglio i paesaggi che hanno ispirato le opere di Pietro Vannucci detto “Il Perugino” viene naturale fare sosta in questo hotel che ne trae il nome dall’ispirazione di Rosa, figlia della “Bella Rosina” che ebbe una relazione con Re Vittorio Emanuele II, e nel 1903 lo inaugurò per ospitare i ricchi villeggianti romani. Lo stile del maestro del Rinascimento, di cui fu allievo anche Raffaello, emerge negli affreschi che Città della Pieve custodisce in chiese e musei, a pochi passi dalle 30 camere, tutte arredate con uno stile unico e raffinato e dotate di vista mozzafiato o di affaccio sul silenzioso giardino interno, e che ora sono di proprietà di Roberto Wirth quinta generazione di una famosa dinastia di albergatori, già titolari dell’Hotel Hassler di Roma.

L’ospitalità, che nel 2023 festeggerà 120 anni, è affidata ai molti servizi disponibili, tra cui un’area wellness e beauty, ed è garantita dal ristorante Zafferano che lo rende una destinazione gourmet per degustare i piatti tipici della tradizione umbra e toscana. Il prezioso fiore, coltivato a Città della Pieve già nel 1200 e poi, sembra, utilizzato anche dal Perugino per ottenere il riflesso dorato sui tessuti che vestivano i personaggi delle sue opere, è protagonista del menu che lo chef Vito Quarto, disponibile anche per indimenticabili lezioni di cucina, cura con la massima attenzione e accompagna ai prestigiosi vini locali.