Condhotel a Monferrato, sbarcano i primi americani
E nel 2022 arriverà il primo vero condhotel per loro. Sempre più nord europei in prima fila, mentre tornano gli italiani alla ricerca della casa per la “villeggiatura”.
Riconosciuta patrimonio Unesco nel 2014, la zona delle Langhe Roero e Monferrato è sempre più luogo di “caccia” per case vacanza. Tornano gli italiani, torinesi e milanesi, ma i principali acquirenti di un casale o villa sono gli stranieri, in prevalenza del nord dell’Europa, e sempre più gli americani, con una capacità di spesa più elevata dei nostri connazionali.
“Da Ovada ad Acqui Terme, andando verso Nizza Monferrato, Canelli e l’alta Langa, fino a Calosso e alle colline di Casale Monferrato, raggiungendo l’importante area dell’albese, del Barolo e del Barbaresco, si delinea la grande area di ricerca immobiliare” spiega a Ville&Casali Andrea Monti, responsabile settore estero Fiaip Piemonte.
E i prezzi sono stabili, invariati rispetto allo scorso anno. Con una differenza di valori, però, sostanziale. Verso Alba, a Guarene, o Magliano Alferi, ad esempio, i prezzi raddoppiano” dichiara difatti Marco Castellano, titolare di Valore Casa a Canale.
“A metà strada fra le Langhe (Alba) e la sponda piemontese del Lago Maggiore i valori degli immobili sono il doppio” conferma pure l’esperta Stefania Emanuel, License Partner di Engel & Völkers di Asti;
“ecco perché stiamo cercando di valorizzare il patrimonio immobiliare astigiano e alessandrino, (Cella Monte, in provincia di Alessandria; Grazzano Badoglio e Montemagno, in provincia di Asti, giusto per citare tre esempi), un territorio che non ha nulla da invidiare alla Toscana in quanto a bellezza del paesaggio e offerta enogastronomica. Per questo motivo, stiamo portando in Monferrato sempre più americani, adottando strategie e progetti per far conoscere questa parte del Piemonte a un target di clientela internazionale elevato”.
Californiani e ricchi norvegesi
L’agenzia Engel & Völkers di Asti Monferrato ha iniziato un progetto di sviluppo di altissimo standing che li vede impegnati anche come consulenti per la riqualificazione del castello medievale di Castellero (AT) (1300-1400) da parte di un imprenditore milanese che intende realizzare il primo vero condhotel luxury italiano rivolto al mercato statunitense, con 40 suite dai 40 ai 120 metri quadri.
Appartamenti con servizi alberghieri, dunque, che garantiranno una rendita da locazione al proprietario quando non saranno utilizzati dallo stesso.
“I lavori di restauro inizieranno entro l’anno per terminare nel 2022, massimo nei primi mesi del 2023” – precisa Stefania Emanuel.
“Allora sarà concluso il processo di promozione che ha portato dal 2019 a oggi alla vendita da parte sempre dell’Engel & Völkers di Asti-Monferrato a un californiano di un casale da 1,5 milioni di euro con due ettari di vigneto, piscina e vista panoramica mozzafiato; alla transazione di una porzione di casale a Castell’Alfero per 150mila euro (circa 150 metri) a un residente di New York ; e, infine, alla trattativa con un altro californiano per un palazzo in pietra del 1300 restaurato e con arredi di lusso a Montemagno. Il prezzo di quest’ultimo si aggira su 1,1 milione di euro. “
Se le Langhe Roero, dunque, registrano valori immobiliari doppi, il Monferrato non sta certo a guardare. Riceve così molte richieste dai ricchi norvegesi e dai paesi nord europei fuori dall’area euro, come danesi e finlandesi, con redditi molto elevati, dice Maria Cristina Oggero di Verde Abitare di Mombercelli d’Asti che precisa:
“L’oggetto dei sogni è la casa tipica piemontese con travi in legno e pavimenti d’epoca, in genere l’ex cascina del 1800 da ristrutturare, con almeno 4-5 camere da letto, giardino, e in posizione isolata, senza fabbricati attorno oppure le ville anni Ottanta. Non preferiscono le case liberty e sono già attrezzati per realizzare la propria piscina; le metrature si aggirano sui 300-400 metri quadrati. Prezzi? Dai 120 ai 130 mila euro in su. Le località più richieste sono Nizza Monferrato, Mombercelli, Agliano Terme”.
Cambiano le esigenze
“I milanesi e i torinesi hanno un’idea della casa diversa – riprende la Oggero – intesa come quella della “villeggiatura” di un tempo, dove tornare ogni fine settimana e lavorare magari in smart working. Im-mobili da 80-100 mila euro circa, semi ristrutturati, come porzioni di cascine a Rocca d’Arazzo (AT), o Montaldo Scarampi (AT), borghi che da una parte hanno solo vigneti e dall’altra boschi; o, magari, Rocchetta Tanaro (AT) che vanta un parco naturale straordinario”.
Se i nostri connazionali hanno una capacità di spesa inferiore a quella degli stranieri, è vero anche che sono ora molto più motivati rispetto ai tempi dell’emergenza sanitaria a portare avanti un progetto di vita anche professionale.
“E hanno fretta nel realizzarlo – commenta Rosalba Borrello Vallarino Gancia di Internau Monferrato. “Proprio di recente, una coppia italo-inglese mi ha ribadito la volontà di acquisire una piccola attività agricola (lei è insegnante) in tempi stretti”.
“Chi vuol essere lieto sia: del doman non v’è certezza”
L’esperta immobiliare cita il detto di Lorenzo il Magnifico per esemplificare quanto sta verificando sul campo e così prova a tracciare l’attuale fenomenologia del mercato immobiliare turistico.
“Da una parte, gli acquirenti torinesi e milanesi in cerca di un appoggio in Monferrato a costi contenuti, sotto la soglia dei 200mila euro, magari con piccoli lavori da apportare: l’esempio tipo è una casetta libera su 3-4 lati, fuori paese. C’è poi la seconda tipologia di acquirenti, che immagina la seconda casa come la futura prima residenza; in genere professionisti dai 40 ai 50 anni, orientati anche al lavoro da casa, con budget dai 300 agli 800mila euro. Cercano casali già ristrutturati in Monferrato: Moncalvo, Mongardino, Cocconato, Castell’Alfero, Scurzolengo, Villa San Secondo, Murisengo”.
In questa seconda fascia di acquirenti, l’agente di Internau Monferrato vende, ad esempio, una casa indipendente di 200 metri quadri, ristrutturata, a Villa San Secondo, con vista spettacolare sulle colline e giardino, a 280mila euro. Fra l’altro, il paese è ben servito e vive tutto l’anno.
Altra occasione: un casale a Moncalvo, di 400 mq su 2 livelli, cinque camere, con la possibilità di realizzare un mini alloggio per una tata o un custode, un ettaro e mezzo di terreno per la piscina. La casa è arredata in stile moderno ma con presenza di mobili antichi di valore. Potrebbe essere adibita a casa vacanza (ogni camera ha il suo bagno) o diventare la sede di un’attività professionale.
L’ultima tipologia nel Monferrato riguarda gli acquirenti di aziende agricole. “Ma si tratta in prevalenza di ampliamenti di produzione vitivinicola, soprattutto da parte di produttori delle Langhe di Barbera e Moscato, in cerca di una decina di ettari da impiantare a vigneto nel Monferrato, magari a Cocconato d’Asti, a prezzi sotto il milione di euro l’ettaro. Valori ai quali è davvero difficile trovare tali opportunità nelle Langhe”. Un ettaro vitato di Barolo, in effetti, costa almeno due milioni di euro.
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Articolo pubblicato su Ville&Casali ottobre 2020
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