È in edicola lo speciale “Giardini” 2023

Come affrontare la siccità

Ancora non siamo arrivati alla catastrofe del film Siccità diretto da Paolo Virzì, in cui a Roma non piove da tre anni, ma quest’anno l’acqua del Po è solo un terzo di quella dell’anno scorso. Di fronte a un problema ormai planetario, chi progetta un giardino, una piscina o un orto non può non porsi il problema dell’approvvigionamento idrico. Albert Szent-Györgyi, lo scienziato ungherese premio Nobel per la medicina che ha scoperto nel secolo scorso la vitamina C, sosteneva: “L’acqua è la materia della vita. E’ matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua”. È questa la materia prima che l’uomo da tempo cerca per abitare in altri pianeti. Il supplemento Giardini di Ville&Casali di quest’anno spiega come si possono far crescere le piante con poca acqua. “Ci sono tre elementi fondamentali da considerare per la creazione di un verde asciutto – spiega la garden designer britannica Beth Chatto che trasforma nei primi anni ‘90 un ex parcheggio fatto di terreno ghiaioso in un giardino forte ed esuberante –. Sicuramente è necessario valutare le condizioni climatiche, e quindi la piovosità del luogo, la tipologia del terreno e le piante da mettere a dimora, selezionate per vivere e svilupparsi in situazioni estreme”.

Basti pensare che nella maggioranza dei casi solo il 10%-30% dell’acqua viene trattenuto dalla pianta mentre il 70% circa si disperde per evaporazione o nel sottosuolo. I paesaggisti Paola Goggioli e Alberto Zaccagni hanno progettato a Pantelleria un giardino esclusivo utilizzando piante succulente e specie resistenti al clima dell’isola. Il paesaggista Alessio Bracchitta, insieme al gardner designer Cintoli, ha realizzato in Sicilia un giardino selezionando specie arbustive e arboree adatte a sopportare le condizioni climatiche locali, con un aspetto rustico e ridotte esigenze idriche. Ciò ha permesso di mantenere un contatto con il paesaggio e limitare anche la manutenzione ordinaria del verde, che avrà bisogno, così, di meno cure. Questo numero presenta anche dei progetti in cui i viali d’acqua caratterizzano un giardino, l’alternativa del biolago alle piscine tradizionali e una grande villa in Portogallo, dove i paesaggisti inseriscono specchi d’acqua come decorazione ornamentale per richiamare i suoni della natura.

Pubblicazione abbinata a Ville&Casali di Aprile
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