Uccelliera: il Brunello come scelta di vita
Il cinese DOC, Andrea Cortonesi è oggi uno dei più quotati produttori di Brunello di Montalcino, con un apprezzamento unanime che valica anche i confini italici. E la cosa assume ancor maggior valore se si pensa che Andrea non solo è partito dal nulla, ma ha fatto – e fa – tutto da sé, senza altisonanti consulenze enologiche e simili. D’altronde, queste terre le conosce bene, c’è cresciuto come agricoltore, le ha valorizzate come viticoltore per conto di altri nomi importanti finché, nel 1986, non ha compiuto il grande passo, acquistando un piccolo podere, con vigna e casolare, poco fuori Castelnuovo dell’Abate, una delle sottozone più vocate di tutta l’area di Montalcino. “Sono diventato imprenditore agricolo per scelta di vita”, ricorda, “e, anche se nato in una famiglia di agricoltori, la mia storia sarebba potuta essere ben diversa…“.
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Piano piano plasma la tenuta Uccelliera, coltivando la vite, ma non dimenticando anche l’olivo, a Montalcino di tradizione secolare. Oggi, quindi, Andrea produce un eccellente olio e, soprattutto, rossi d’eccezione. A far la parte del leone, naturalmente, il Brunello di Montalcino, tirato esclusivamente in bottiglia da 0,75: “il consumatore va rispettato“, spiega Cortonesi, “quindi non posso produrre un vino migliore in magnum e uno inferiore nella mezzina. La mia qualità deve essere sempre la stessa e per tutti“. Una filosofia originale, ma rivelatrice della serietà e della passione di questo viticoltore. Poi, nelle annate veramente eccezionali, il Brunello diventa anche Riserva, mentre il Rosso di Montalcino è visto non come il parente povero, ma come un vino più fresco e accessibile, con un’identità tutta sua.
di Alberto Lupetti
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