Swatch: la plastica che vale come l’oro

di Redazione Ville&Casali

Swatch sempre più preziosi

Il nome di Nicolas Hayek potrebbe non dire molto ma è proprio lui l’artefice della nascita e del successo degli orologi Swatch agli inizi degli anni ’80. La sua geniale intuizione di produrre un segnatempo economico, che non fosse solo destinato a mostrare l’ora ma fosse considerato un oggetto per comunicare uno stato d’animo oppure da esibire per il suo design inconfondibile, è stata ripagata da oltre 400 milioni di pezzi venduti fino ad oggi in ogni angolo della terra.

Creatività industriale senza paragoni

Orologio SwatchLo Swatch o “Second Watch” rappresenta un caso unico di creatività industriale applicata ad un oggetto di uso comune. La sua storia inizia nei primi anni ’80 e si prolunga fino ai giorni nostri. Merito di designer creativi e di una politica commerciale che ha prodotto tantissimi modelli con i famosi “51 pezzi” di cui è composto ogni orologio Swatch. Tra tutte le collezioni, vale la pena segnalare per gli appassionati di “vintage” quelle affidate per il design a famosi artisti, pittori, architetti, tra i quali Mimmo Paladino, Jean-Michel Folon, Akira Kurosawa, Kiki Picasso, Renzo Piano. Gli Swatch “firmati” e prodotti in tiratura limitata oggi possono valere – se in perfetto stato di conservazione, nel loro astuccio originale e, possibilmente, mai messi in funzione – cifre altissime, fino a 18-20 mila euro! I primi tre esemplari che Ville&Casali presenta – inconfondibili e appaganti dal punto di vista estetico – sono stati disegnati 25 anni fa per Swatch dall’artista svizzero Alfred Hofkunst. Si trovano però a buon mercato e non passano certo inosservati, con valutazioni destinate a crescere sensibilmente. Su eBay, soprattutto in Francia e Germania, le aste partono da 150/300 euro e gli orologi si portano via a poco meno del doppio del prezzo base. I loro nomi sono stati coniati fondendo diverse lingue con giochi di parole: Verdu(h) ra, Bonju(h)r e Gu(h)rke . Si tratta quindi di orologi dal sapore ben definito (cetriolo, pancetta, peperoncino, Ref. PWZ102/101/100) che vale la pena cercare ed acquistare in ogni dove.

Sempre più preziosi

Molto più rari e per questo molto più costosi, i due modelli disegnati da Christian Chapiron (alias Kiki Picasso) e Mimmo Paladino, rispettivamente nel 1985 e nel 1989. Il primo (Kiki – Ref. Kiki) è stato prodotto in soli 140 esemplari, ognuno diverso dall’altro per la varietà dei colori utilizzati sulla stessa grafica del quadrante. E’ stato il capostipite di una vera e propria storia d’amore tra Swatch e l’Arte. La sua valutazione è certificata da varie aste organizzate negli anni scorsi da Christie’s e Sotheby’s, dove è stato battuto a cifre oscillanti tra i 20 ed i 23.000 euro! Molto “inquietante” ma decisamente originale l’”Oigol Oro” (Ref. GZ113Pack) di Mimmo Paladino, con un diavolo che parla attraverso due lancette che si muovono su un quadrante con ore invertite. Vale oggi circa 10 mila euro, la stessa quotazione di un Rolex Daytona in acciaio dello stesso periodo! Tornando su modelli con quotazioni più terrestri, da ricordare il Pop Swatch “Bottone” del 1991 (Ref. PWK153) con dieci bottoni in plastica coloratissimi, cuciti su un morbido cinturino di velluto nero, venduto in un cofanetto con ago, fili e ditale per riparazioni d’emergenza, ed il Pop Swatch “Diva” (Ref. PWK 196), con meccanismo a vista e cinturino ornato di strass. Si scambiano a poco più di 300 euro ma il loro prezzo è destinato a crescere.

Le dimensioni “importanti” con i quadranti da 45 mm, li rendono visibili a cento metri di distanza. Chiudiamo a malincuore (la lista potrebbe essere infinita…) questa prima carrellata di Swatch “vintage” con il celeberrimo “Rorrim5” (Ref. GZ107) disegnato dall’artista giapponese Tanadori Yakoo nel 1987, considerato tra i primi Swatch da collezione. Se si riesce a trovarlo in ottime condizioni, nella sua confezione originale, vale sui 500 euro, stessa quotazione per il “Gent”, primo Swatch mai prodotto e capostipite di una generazione di successi.

Per saperne di più

Per conoscere le quotazioni degli oggetti più importanti che hanno fatto la storia del design, si consiglia il libro “Vintage”, edito dall’autore di questa rubrica, che si può ordinare a 30,00 euro (comprese spese di spedizione) scrivendo alla mail: comm.pdp@gmail.com.

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