Il castello della famiglia Bertarelli in Maremma
La Maremma è un territorio vitivinicolo conosciuto da pochi decenni che ha fatto innamorare numerosi imprenditori italiani ed internazionali. Tra questi c’è Claudio Tipa, arrivato in questi luoghi un po’ per caso. Tipa, infatti, aveva preso degli appuntamenti con un’agenzia immobiliare per visionare alcune proprietà in vendita. Un giorno, un appuntamento in una zona più blasonata saltò e il responsabile dell’agenzia gli propose di andare a vedere un castello in vendita in una località più remota. Fu il classico colpo di fulmine con il Castello di ColleMassari e il bellissimo e incontaminato paesaggio intorno. Non solo suo ma di tutta la sua famiglia.
Una volta ammirato quel paradiso, infatti, Tipa chiamò subito sua sorella Maria Iris che si precipitò a raggiungerlo. Insieme avvertirono il figlio di Maria Iris, nipote di Claudio. Un personaggio che risponde al nome di Ernesto Bertarelli, giovane imprenditore svizzero di grande successo, che aveva ereditato da suo padre la Serono, una delle più grandi industrie farmaceutiche del mondo, e che si apprestava a gareggiare con gli equipaggi di tutto il mondo nell’America’s Cup con la sua straordinaria barca Alinghi.
Insieme hanno istituito la Fondazione Bertarelli, di cui Tipa è presidente che, attiva dal 2009, si occupa della promozione del territorio della Toscana mediante contributi nel mondo dell’arte, del recupero ambientale, dell’archeologia e dell’architettura contemporanea sostenibile. La famiglia decise quindi di acquistare questa tenuta di 1.200 ettari, con un po’ di vigneto e un castello da restaurare completamente. A quindici anni scarsi da quel momento ColleMassari è divenuta semplicemente una delle più belle aziende vitivinicole d’Italia. La sede operativa è a ColleMassari dove, contemporaneamente alla ristrutturazione del Castello, sono state costruite una cantina funzionale e l’edificio commerciale. ColleMassari è la prima acquisizione nel 1998. Nel 2002 è stato il turno del Podere Grattamacco, a Castagneto Carducci, acquisito poi nel 2007. L’anno successivo, nel 2008, c’è stata l’acquisizione della vicina Tenuta di Montecucco e nel 2011 quella della Fattoria Poggio di Sotto, a Castelnuovo dell’Abate.
Il merito della ristrutturazione del castello e dei suoi annessi spetta all’architetto Edoardo Milesi e ai suoi collaboratori, da lungo tempo fautori di un’architettura sostenibile, che ne hanno fatto una delle più prestigiose aziende vitivinicole italiane. Oggi nel castello sono collocate le residenze private dei proprietari, spazi di rappresentanza e alloggi destinati ad un turismo comunque rurale, ma d’elite.
© Riproduzione riservata.