I nuovi progetti di Anna Fendi
La presentazione nella storica Villa Latetitia di una collezione di vini è l’occasione per Anna Fendi per fare un bilancio della propria vita e parlare a Ville&Casali dei suoi nuovi progetti. I vini sono esposti in cinque splendide tavole allestite da Flaminia Paglia Marzano.
Si sente più mamma o imprenditrice?
Sono madre di tre donne fantastiche e ho nove nipoti incredibili. Ma sono una mamma e nonna poco canonica perché sono rimasta sola molto giovane e mi sento molto debitrice nei loro confronti perché ho dedicato loro poco tempo.. anche se mi sono sempre sentita capo famiglia. Questo ci ha unito molto nonostante ognuna di noi abbia caratteri diversi e molto forti.
Quali sono gli stimoli che la portano a rinnovarsi sempre?
L’azione nella creatività. Non riuscirei a vivere senza esprimermi con nuove esperienze. Devo e ricerco sempre qualcosa di nuovo. E’ un’esigenza.
Quale insegnamento vorrebbe trasmettere ai giovani per avere successo?
Il grande impegno e la costanza pagano sempre. Consiglio di governare tutto con la testa e con il cuore.
Quale è il prossimo progetto che intende realizzare?
Dopo tanti anni lascio la mia casa amatissima a mia figlia Maria Teresa e ai suoi due gemelli. Sono certa che questa è la scelta giusta perché in questo modo le mie figlie vivranno in abitazioni molto vicine tra loro, con le loro famiglie. Io invece andrò a vivere in centro a Roma in un’abitazione più piccola ma con un panorama mozzafiato. Ho voglia di passeggiare per la città, scoprirne i segreti e i luoghi poco frequentati.. e poi vorrei viaggiare. Mi hanno proposto un lavoro in Cina e prima possibile inizierò questa nuova esperienza.
Come nasce la collezione di vini selezionati che verranno presentati a Villa Laetitia e accompagneranno i piatti dello chef Danilo Ciavattini dell’Enoteca La Torre?
Più di 10 anni fa, quando sono uscita dall’azienda Fendi, cedendo le quote della società al gruppo LWMH, dopo una vita dedita al lavoro, in realtà mi sono sentita svuotata, senza nessun obiettivo da raggiungere e proprio in quel momento riscoprendo Villa Laetitia, proprietà di famiglia, ho visto la mia nuova meta da raggiungere. Costruire una famiglia, una collezione, una casa mi ha sempre reso felice: è come raccontarsi dando di sé il meglio, quello che l’amore ha coltivato; una ricerca che non trova fine. Con grande passione e attenzione ho curato il restauro conservativo della Villa cercando di creare un contenitore che coniugasse l’essenza e l’atmosfera di una casa con l’efficienza e l’ospitalità di una dimora storica (Armando Brasini 1911) prestata al ricettivo, mettendo a disposizione la mia passione per l’architettura e il design. Finito il restauro mi sono appassionata al mondo dei vini e del gourmet che, per alcuni versi, ritengo simili al mondo della moda perché entrambi fanno parte di quel “made in Italy” vincente che ci rende famosi nel mondo. Così, viaggiando con dei consulenti esperti di vini per scoprire cantine e piccole realtà di produzione di vino e grappa, ho visto come dietro ogni etichetta si nasconda passione, impegno, amore, sacrificio. Mi sono quindi divertita a selezionare, con Giuseppe Tedesco, diverse etichette, a sceglierne 21 e a “vestirle” con nomi presi in prestito dal mondo della moda. Michelangelo di Toma, master taster, ci ha guidato in questa selezione che spero sia degna di Villa Laetitia. Io amo molto questa residenza di famiglia che ho voluto trasformare in Hotel di charme e affidarlo a mio nipote Giulio Cesare che ha studiato finanza all’estero, figura giusta per condurre questa struttura nella quale si inseriranno la prestigiosa Enoteca La Torre di Viterbo con il suo chef Danilo Ciavattini, stella Michelin, e il sommelier Luigi Picca, corollata dai vini AFV, che sono il risultato di una ricerca accuratissima e dei quali esperti del settore hanno, in alcuni casi, riconosciuto l’eccellenza.
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