Casale in Umbria dal sapore orientale
Una coppia di stranieri trasforma un vecchio casale in Umbria, vicino alla cinta muraria della città di Spello, in un’allegra dimora piena di colori e di arredi italiani, ma con complementi asiatici.
“Spello qual canto palpita nei petti…”, ha scritto un secolo fa il poeta Gabriele d’Annunzio, di questo borgo di circa 9 mila abitanti che si trova nel cuore dell’Umbria e confina con Assisi, Bevagna e Foligno.
I resti della cinta muraria, molto più ampia in passato di quanto sia oggi, testimoniano la grandezza di questa città, uno dei borghi più belli d’Italia, dove è possibile ammirare, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, splendidi affreschi del Pinturicchio.
Proprio ai confini della cinta muraria una coppia di stranieri si è innamorata di una casa costruita nel 1920, ma in parte diroccata, dove custodire i ricordi di tanti viaggi, dalla Turchia all’Estremo Oriente (India, Cambogia, Laos, Myanmar), dal Sudafrica alle isole Eolie.
Quando questo casale in Umbria fu acquistato si trovava in pessime condizioni ed è stato necessario rifare il tetto e due mura portanti dell’edificio.
I proprietari hanno voluto creare, quasi per contrasto, un arredamento interno più contemporaneo, ispirato ai propri numerosi viaggi.
Per il casale in Umbria colori caldi come il curry
Oggetti d’arte, colori vivaci e tanti articoli interessanti vestono una di- mora che si affaccia su un bel giardino con piscina dove si può ammirare il paesaggio collinare ed abbandonarsi al relax. Piante di rosmarino, di timo, lavanda, salvia e verbena inebriano l’aria.
Pranzare all’aperto qui, dopo una giornata trascorsa a visitare le bellezze della regione umbra diventa così una parte importante delle vacanze. Il giardino è abbastanza grande da ospitare una zona relax e conviviale, intorno a un tavolo antico acquistato al mercato delle pulci.
La suddivisione della casa è abbastanza semplice e funzionale.
Il soggiorno, aperto e spazioso, comprende l’area per la cucina e la zona pranzo. I proprietari l’hanno concepito senza fronzoli, ma grazioso e ben arredato.
A destra, la cucina e la zona pranzo, a sinistra, un divano rivestito in lino con cuscini provenienti dalla Cambogia e da Instambul.
Di fronte, uno schermo piatto della tv nascosto da una porta antica.
I pavimenti sono di resina in grigio chiaro e il colore predominante della stanza è il verde.
Il dipinto è stato acquistato a Bankok, ma il pittore è francese: Jean Michel Aucler. Una pittura che ha ispirato i colori della stanza: verde, rosso, grigio scuro e bianco.
Alcuni mobili ed accessori sono stati acquistati al mercato delle pulci, come il tavolo e le sedie. La cucina tuttavia è di design moderno. Un mix perfetto di nuovo ed antico che si trova in tutta la casa.
La camera da letto padronale, con tende di ottimo lino indiano, è rossa e si trova al primo piano, da cui si gode una splendida vista sul giardino e sulle colline circostanti. I colori di un tappeto marocchino si coniugano bene con il grande letto Minotti.
Il bagno accanto è moderno, semplice, ma chic, con una doppia doccia.
Un’altra camera da letto, di colore blu, si trova al piano terra con colori che richiamano quelli delle isole Eolie: i pavimenti sono di cotto, le pareti bianche e i tessuti preziosi.
Il grande letto “Ghost” è di Gervasoni. Il bagno accanto ha una doccia doppia e un antico lavabo di marmo.
La vista sul giardino è meravigliosa. E da qui si scendono delle scale dai larghi gradini di pietra per raggiungere una stanza dipinta di giallo in cui spicca un grande letto della Flou e dei simpatici comodini di Gervasoni.
I colori gialli e verdi della stanza dialogano con gli oggetti trovati nel Laos, in Cambogia e in Birmania.
Anche questa stanza è collegata con un bagno con doccia. Alzarsi dal letto e andare in giardino è una vera festa. Un luogo vissuto di giorno, ma soprattutto di sera quando formaggi, salumi e vini umbri allietano le serate estive.
A cura di Edi Tineke Vedder
foto di Pan Van Spaendock
styling Claudia De Kanter
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione riservata.