Casa prefabbricata – un B&B tra mare e montagna
Calice Ligure è un piccolo comune, incastonato nell’entroterra dell’ex Marchesato di Finale, circondato dalle montagne e a due passi dal mare.
Qui Bruno Sebastiani e Susanna Garavaglia, energica coppia milanese in pensione, hanno deciso di costruire la propria abitazione, destinando il piano terra all’attività di bed & breakfast.
«Abbiamo la casa prefabbricata – raccontano – per una questione di tempi e affidabilità. Inizialmente avevamo pensato al legno, poi vista la vicinanza alla costa ci siamo orientati su altri materiali. Siamo convinti di aver fatto la scelta giusta: la casa è affidabile, resistente e ben isolata, anche i nostri clienti ne sono entusiasti».
Per realizzare i lavori è stata scelta la ditta Sarotto, che da oltre trent’anni si occupa di strutture prefabbricate, proponendo soluzioni innovative ed ecosostenibili.
Casa prefabbricata: due piani ecosostenibili
L’abitazione di Calice Ligure, progettata dall’architetto Gabriella Zunino, è composta da due piani più una mansarda abitabile e si sviluppa su una superficie totale di circa 400 metri quadrati.
Il costo finale oscilla sui 1200-1400 euro/ mq (la metà per il rustico, ossia senza impianti, pavimentazioni, serramenti e intonaci) e per completarla, finiture comprese, sono stati necessari all’incirca sei mesi, al termine dei quali l’edificio è stato inserito nella classe energetica A+.
Un risultato ottenuto grazie all’installazione di 20 pannelli fotovoltaici sistemati su 33 metri quadrati di tetto, che forniscono energia elettrica a una pompa di calore idronica programmata per un funzionamento diurno.
A sua volta la pompa alimenta il riscaldamento radiante a pavimento realizzato in gres porcellanato, un materiale che favorisce lo scambio termico tra il massetto e l’ambiente circostante.
L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico riesce a coprire la quasi totalità del fabbisogno energetico richiesto dell’unità immobiliare (riscaldamento, acqua calda sanitaria, illuminazione artificiale, cottura con piastre a induzione), con una notevole riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2.
«La nostra mission – spiega Mauro Sarotto, titolare dell’omonimo gruppo – è operare in una filiera corta, utilizzando materiali provenienti dal territorio e accettando commesse che rientrano in un raggio di 200 chilometri dalla nostra sede principale in provincia di Cuneo, in modo tale da limitare quanto più possibile ogni tipo di spostamento».
A cura di Marco Panzarella
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