L’antiquaria di Montalbano: Rosanna Cartìa
Palermitana, trapiantata a Ragusa da 35 anni, Rosanna Cartìa, sin da bambina, è stata animata da un forte amore per l’antiquariato, prima grazie ai genitori, poi, a suggellare questa sua passione è stato l’incontro con il marito, esponente di una nobile famiglia siciliana.
Ha iniziato quasi da rigattiere, con la piccola oggettistica, poi mano a mano, la sua bottega è diventata una vetrina importante della città, un punto di riferimento per gli autoctoni che qui hanno sempre acquistato pezzi importanti per arredare le loro case.
Così Rosanna Cartia, è diventata di moda. A dare la spinta decisiva alla sua attività, la dismissione di molti palazzi storici a Ragusa e dintorni. Case prestigiose che si sono svuotate e di cui ha avuto la fortuna di comprare gli arredi.
I pezzi della sua collezione coprono un arco temporale che dall’800 arriva indietro fino al ‘700, non più in là, perché Ragusa nel 1693 è stata completamente rasa al suolo da un violento terremoto. Ma tutto è rigorosamente originale siciliano.
La sua è una bottega di prestigio ma non convenzionale, l’ordine delle cose lascia posto alle cose stesse. Mobili e oggettistica sono i padroni della scena, ognuno con la propria identità, ognuno con la propria storia.
Tra i più importanti: una statua di Cristo in carta pasta del ‘600, una consolle settecentesca proveniente da un palazzo importante di Ragusa Ibla, San Michele Arcangelo in oro con una sola ala.
Altri, invece, molto curiosi come: poggia coltelli da tavolo, una posata particolare per mangiare agnello o pollo senza sporcarsi le mani, in ogni servizio ce ne erano 12; scaldamani da borsetta, cucchiaini per bambini.
Tutt’intorno alla sede principale, lungo Corso Italia, negli anni, ha rilevato 8 edifici, tra palazzi e dammusi: spazi colmi di mobili e oggettistica.
È nata così una strada degli antiquari, un percorso a tema in cui Rosanna è felice di accompagnare i suoi clienti.
Per lo più ragusani, palermitani, catanesi, e da qualche anno, con il fenomeno Scicli, anche veneti, che si rivolgono all’antiquaria per arredare la casa acquistata nella piccola cittadina. Ma non mancano i turisti stranieri. Una delle ultime spedizioni l’ha fatta a clienti in Canada: avevano acquistato una coppia di consolle.
L’antiquariato in televisione
Da 16 anni il suo mobilio fa da scenografia ai set del commissario Montalbano. Per la fortunata serie televisiva tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, noleggia letti, salotti, lampadari, consolle.
Poi è capitato anche per altri film: come C’era una volta in Sicilia e per molti spot di automobili.
Rosanna ha sempre lavorato con umiltà e discrezione, aspettando che fosse il cliente a cercarla.
Come acquirenti ha avuto i padri, i figli e ora i nipoti, trasformando il rapporto in un’amicizia. “Antiquario e cliente – racconta a Ville&Casali – fanno un lavoro di squadra e la relazione che si instaura tra di loro è incentrata sulla fiducia e sulla riservatezza”.
Rapporti diretti, insomma: il mobile antico deve essere visto, toccato, odorato perché sono i mobili che scelgono dove andare.
A cura di Emilio Moretti
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