Amatrice: gusto, cultura e natura
Amatrice è un comune della provincia di Rieti, nel Lazio, a poca distanza dall’Abruzzo, di cui ha fatto parte fino al 1927. Il paese, che sorge nelle vicinanze del lago artificiale di Campotosto, fa parte della Comunità Montana “Velino” ed è sede del polo agroalimentare del Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga. Nello specifico si tratta di una delle aree protette più estese e preziose d’Europa, in cui patrimonio naturale e patrimonio culturale convivono da millenni.
I monti della Laga, meta di interessanti escursioni a partire proprio dalla cittadina di Amatrice, sono una catena montuosa che si distingue dal resto dei gruppi appenninici per il prevalere delle rocce arenacee e marnose su quelle calcaree.
Sorta in pieno medioevo, la cittadina di Amatrice conobbe per diversi secoli una notevole importanza, riuscendo a conservare un certo grado di indipendenza.
E’ qui che è nata la famosa pasta all’amatriciana, frutto di una provvidenziale contaminazione tra il pomodoro, importato dalla cucina napoletana (per quasi tre secoli, sino all’Unità d’Italia, Amatrice appartenne al Regno di Napoli) e il locale piatto di pasta con pecorino e guanciale.
Interamente attraversata dal rettilineo Corso Umberto I, su cui si affacciano alcuni antichi palazzi, la cittadina conserva chiese di un certo interesse: come Sant’Agostino dal bel portale tardo gotico e San Francesco, edificata nel XIV secolo in elegante stile romanico – gotico.
Amatrice ha poi la fortuna di avere notevoli attrattive anche nei dintorni. Oltre ad altre chiese di rilievo, tra cui quella di Santa Maria a Filerra e Santa Maria delle Grazie, nei pressi di Cossara, non si può dimenticare il Lago di Scandarello, un vaso artificiale di grande fascino.
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