Soave rigore nella vita di campagna
Campagna e casa, naturae comfort: ecco il connubio alla base della scelta di vita di Dorine Compas. Si è rivolta alla terra, per coniare gli ispirati interni della sua dimora nella campagna belga, vicino ad Hasselet. Vellutata calce sulle pareti, quercia biaccata, pietra blu e cotto antico per i pavimenti, lino e cashemere per i tessuti d’arredo.
Stile Country e richiami naturali
Nonostante i chiari richiami alla natura, lo stile country dell’abitazione ha risvolti inaspettati, frutto della lettura contemporanea della campagna di Dorine. Rannicchiata fra il bosco e una verde radura, l’abitazione era una tipica longère rurale con pollaio e stalla che all’acquisto versava in condizioni di abbandono e degrado. A Dorine è bastato un solo sguardo a questo ideale quadro bucolico di paesaggio pittoresco con dimora in pietra, rimasto intatto per anni, per innamorarsene. La sfida era grande: trasformare quello che era poco più che un rudere nella casa dei sogni. Nei due anni di ristrutturazione dell’immobile si sono susseguiti importanti interventi architettonici che hanno modificato radicalmente l’assetto di spazi e volumi della dimora. Il fine era quello di ricavare spazio sufficiente per una residenza privata e una chambre d’hotes. Nella dimora sono presenti tutti gli ingredienti di una sofisticata vita di campagna con la natura esterna protagonista anche degli interni perché le ampie aperture profilate dal ferro ne permettono il prepotente ingresso in casa. Il filo conduttore è lo spirito monacale con il quale sono concepiti tutti gli ambienti, unito ad un décor soave ispirato al mondo organico.
Una visione di chiaroscuri
La visione di Dorine si percepisce sin dall’ingresso in casa: un’area aperta segnata dal contrasto dello scuro della pavimentazione in pietra blu di recupero e del chiaro delle pareti a calce. La decorazione essenziale (pochi vasi, una panca militare, alcune candide gerbere che si elevano verso il soffitto) sfiora l’impercettibile e permette di presentire l’atmosfera serena e composta, quasi spirituale, del resto della casa. La sala da pranzo si affaccia sul giardino ed è concepita come un’orangerie.
Legno e materie naturali
Lastricata con mattoncini in terracotta posati a secco, è arredata con un tavolo in legno di quercia biaccato (un altro Leitmotiv dell’abitazione) contornato dalle sedie di Arne Jacobsen. La decorazione è affidata a due vasi lineari colmi di fronde e a due travi lignee originarie mantenute sul luogo. Dalla sala da pranzo si accede all’ampia zona living, il cui carattere è definito dal camino in muratura.
La dolce vita di campagna
Sulla stessa parete, la proprietaria Dorine ha creato una libreria aperta e di forte impatto scenografico, montando al muro delle grosse tavole in quercia. Complice il divano in lino e il colore pelle d’asino della calce spazzolata usata per la decorazione parietale, il soggiorno è particolarmente caldo e accogliente. Al piano superiore si trovano le camere da letto e i bagni. Qui, l’amore per la sobrietà di Dorine si fa ancora più pronunciata. Non ci sono quadri, i complementi d’arredo sono ridotti al minimo, non ci sono composizioni floreali né scenografie realizzate per il puro diletto dello sguardo.
Sono i materiali stessi, soprattutto il legno e il cemento, i veri protagonisti della decorazione che, ancora una volta, rivela la maestria della padrona di casa nell’unire la purezza monacale alla dolcezza bucolica.
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di ANTONELLA PADULAROSA foto di PIA VAN SPAERENDOCK/Agenzia Volpe
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