Pistoia: una meta tutta da scoprire

di Redazione Ville&Casali

Pistoia

2017: un anno di aspettative e responsabilità. Per la Lonely Planet, la “bibbia dei viaggiatori”, Pistoia è tra le dieci mete al mondo da non perdere, per tutti è la Capitale Italiana della Cultura. Le voci corrono e i turisti, sia italiani che stranieri, stanno iniziando a scoprire questo piccolo gioiello conosciuto da pochi estimatori.

Città di origine romana, protetta a nord dalle montagne e incastonata nel verde dei suoi spettacolari vivai, ricca di arte e cultura, Pistoia è una meta che non ti aspetti.

Punto cruciale per l’architettura di Pistoia è la piazza del Duomo dove convivono i tre poteri: quello politico, rappresentato dal palazzo del Comune, quello giuridico, dal Palazzo Pretorio, luogo dell’amministrazione della giustizia, e quello temporale, di cui sono espressione l’antico Palazzo dei Vescovi e la Cattedrale.

Sullo sfondo, il Battistero, uno dei cinque presenti in Toscana, capolavoro dell’arte gotica, caratterizzato dal bicromismo dei marmi: quello bianco di Carrara e quello verde di Prato.Pistoia

Dall’altro lato, spicca la torre di Catilina, il politico che, insorto contro il Senato di Roma, si inerpicò nella campagna pistoiese per sfuggire alle truppe romane. Da qui si raggiunge facilmente l’Ospedale del Ceppo, sul cui loggiato spicca il fregio in terracotta invetriata con le sette Opere della Misericordia, eseguito da Della Robbia e Santi Buglioni.

Lo storico per passione, Roberto Cheli, ci porta a scoprire com’è cambiato a Pistoia il modo di scolpire attraverso la visita a tre pulpiti situati in tre chiese diverse: quello meraviglioso di Guido da Como del 1250 nella chiesa di San Bartolomeo, quello di Giovanni Pisano del 1301, capolavoro dell’arte statuaria, nella chiesa di Sant’Andrea e infine il pulpito di Fra Guglielmo da Pisa, risalente al 1270, nella chiesa di San Giovanni Fuoricivitas.

Ma la ricchezza del patrimonio artistico e architettonico di Pistoia da sola non basta: sono i progetti e le iniziative volte a valorizzarne l’identità e le tradizioni la chiave di volta per incentivare lo sviluppo sociale ed economico della città.

Tra le strategie condivise, quella della rigenerazione urbana all’interno di un programma di uso più sostenibile del suolo. Particolare attenzione è riservata alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico: dopo il restauro di edifici e monumenti, sono in cantiere lavori per restituire all’uso Pistoiapubblico le chiese di San Pier Maggiore, San Salvatore, San Jacopo in Castellare, quest’ultima destinata alla funzione di nuovo spazio culturale cittadino.

Progetto cardine della riqualificazione cittadina è il recupero dell’area dell’antico Ospedale del Ceppo, in pieno centro storico, che sarà trasformato in un quartiere di elevata qualità ambientale, urbanistica e architettonica, completamente pedonale e immerso nel verde.

I segnali incoraggianti, peraltro, già si sono visti e si registrano, passeggiando, ad esempio, per le vie del centro e in particolare nella zona che gravita intorno a piazza della Sala, dove l’afflusso di turisti segue un trend in continua crescita, grazie anche al fiorire, negli ultimi anni, di diverse attività, locali e iniziative di fermento culturale che la animano.

Se solo 10 anni fa questa zona era mal frequentata e ricettacolo di rifiuti e vagabondi, lo sviluppo degli ultimi anni ne fa una delle piazze più “trendy” della città. In un giorno di primavera è possibile vederla in una veste inusuale: a opera di un vivaio locale, la piazza viene trasformata in un parco verde, dove tutti i cittadini, muniti di coperta e cestino, si recano per un pic-nic.

La piazza, che nei giorni feriali ospita il mercato di prodotti alimentari con vivaci banchi di frutta e verdura, è famosa anche per la presenza, nel mezzo, del “ Pozzo del Leoncino”: sull’architrave una statua raffigurante un leone con la zampa sinistra tiene lo stemma a scacchiera della città, a simboleggiare il dominio definitivo di Firenze su Pistoia.

Alla vivacità della città si accompagnano anche una spiccata creatività legata alle eccellenze artigianali, tanto da essere definita “la Signora dell’artigianato”, e un tessuto imprenditoriale all’avanguardia.

L’aspra Pistoia” – come la definisce D’Annunzio – dovrà impegnarsi a mettere in luce le caratteristiche e le peculiarità che la rendono preziosa. E lo farà anche attraverso le numerose iniziative in programma per questo anno.

Pistoia è pronta a ospitare tanti eventi

PistoiaDall’arte alla musica, dall’antropologia al teatro, dall’animazione degli spazi urbani alle proposte per i più piccoli e per la riscoperta del verde e del paesaggio, ogni iniziativa, in questo ricco 2017, ha i suoi appuntamenti in calendario pensati appositamente per promuovere il sapere e la cultura in città.

Seguendo la direttrice dell’arte, sono in programma mostre dedicate a figure emblematiche di Pistoia: lo scultore Marino Marini, l’architetto di fama mondiale Giovanni Michelucci e il missionario gesuita Ippolito Desideri.

Colonne portanti della vita culturale cittadina, il sistema museale e le biblioteche di San Giorgio e Forteguerriana.

Anche i festival legheranno la loro programmazione al tema della Capitale della Cultura. Di rilievo quello di antropologia, Dialoghi sull’uomo e il longevo Pistoia Blues, quest’anno alla sua 38°edizione.

E sempre la musica avrà un ruolo da protagonista con il Festival del Maggio Musicale Fiorentino, che uscirà dai suoi storici confini con la messa in scena dell’Idomeneo di Mozart al Teatro Manzoni.

Sul piano internazionale è da segnalare la realtà pistoiese de “Il Funaro”, il centro culturale che coniuga il capillare lavoro sul territorio cittadino alle migliori esperienze internazionali dello spettacolo dal vivo.

Infine, anche i vivai apriranno le porte per mostrare le loro rarità. In un territorio unico, in cui si possono trovare piante tipiche di tutte le zone del mondo, il titolo di Pistoia Capitale della Cultura è un’ottima occasione per mostrare l’importanza della realtà produttiva e creativa del comparto vivaistico.

 

 

 

A cura di ILARIA PROIETTI

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