Legno e materiali di recupero: progetto country
Legno: versatile, splendido, utilissimo per ridare a una vecchia fattoria della Borgogna il fascino di una residenza country. L’obiettivo era quello di conservare il più possibile l’architettura originale per realizzare un’abitazione di vacanza semplice e in contatto con la natura. Nei primi mesi del 2014 gli architetti dello studio francese Maison O hanno ricevuto questo incarico da una famiglia che si era innamorata dello stabile da ristrutturare. L’edificio, con una metratura di 240 metri quadrati, necessitava però di un importante lavoro di ristrutturazione e messa in sicurezza.
Mobili realizzati da artigiani e falegnami
Dopo aver studiato la struttura, gli architetti hanno scelto di affidarsi a una serie di artigiani e falegnami locali per la realizzazione dei mobili: semplici, disegnati su misura e realizzati utilizzando esclusivamente materiali a chilometro zero, soprattutto legno di rovere. La richiesta è stata anche quella di avere un’abitazione ‘facile da vivere’, nel senso di capiente e ben organizzata. La scelta del luogo, invece, è stata affettiva: qui il proprietario ha iniziato la sua carriera professionale e qui desiderava mettere radici.
Legno, per “vivere facile”
La vecchia fattoria risulta leggermente isolata su una collinetta verde e si sviluppa in senso orizzontale, secondo una conformazione tipica delle cascine agricole della zona. Gli interventi discreti sulle finiture interne e l’utilizzo di materiali robusti dall’aspetto il più possibile naturale e grezzo, hanno permesso di preservare l’aspetto originale della struttura colonica. Il materiale principale utilizzato per questo progetto è il legno locale, usato sia per gli interni che per il rivestimento esterno. Un tempo frazionata in un susseguirsi di piccole stanze, la struttura su due livelli, dalla forma a “U”, è ora ritmata da un living arioso, che ne occupa la zona centrale. Le ali esterne sono dedicate su un lato allo studio e alla camera da letto padronale e, su quello opposto, alla zona ospiti. Il giardino, un tempo negletto,vive finalmente il suo incontrastato fulgore. Si è infatti trasformato in un grande cortile — dotato di piscina, terrazza, padiglioni fioriti e camino — al quale si accede da doppie porte a vetri. “Qui si respira un ritmo orchestrato dagli opposti: luce e penombra, semplicità e complessità, indoor e outdoor”, spiega l’architetto Desbury. Il medesimo pavimento in cotto riveste gli esterni e gli ambienti interni, contribuendo ad accrescere la fluidità e la coerenza degli spazi. “Fin dall’inizio ho avuto delle idee chiarissime sia sulla palette sia sugli elementi d’arredo”, continua l’architetto.
Tra efficienza energetica e romanticismo
Il progetto, infine, presta un occhio di riguardo all’aspetto di efficienza energetica: tra le varie scelte green, l’installazione di un sistema di riscaldamento a pavimento, di una pompa di calore aria/acqua e la creazione di un involucro isolante in fibra di legno. Razionale e geometrica nella sua organizzazione, l’abitazione cede però al romanticismo grazie alle enormi vetrate aperte da ogni lato sui campi fruscianti e le colline. Non a caso la principale richiesta del committene era “una forte apertura sull’esterno”.
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