La baita di Cippi svetta sul Monte Bianco

di Marcella Guidi

baita sul monte bianco

Una coppia milanese, che ama sciare a La Thuile, ha realizzato con l’architetto Gigliola Bossi una casa per le vacanze a 2000 metri. Una baita sul Monte Bianco perfetta per una vacanza in montagna.

Una baita alpina per riposarsi dopo le piste da sci

Chi non ha mai pensato, scendendo da una pista da sci, quanto suggestivo e riposante sarebbe poter possedere un rifugio alpino? Proprio come le baite in legno costruite sulle Alpi dai contadini della montagna per seguire le mandrie nel periodo estivo e per far stagionare i formaggi?

È questo il sogno realizzato da una giovane famiglia milanese, che ha costruito una baita sul Monte Bianco.

baita sul monte bianco
La zona pranzo

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Erica e Semmy, coppia milanese che ama sciare in Val d’Aosta con la figlia Lisa“]Volevamo una baita sulle piste da sci, non una semplice casa di montagna. Il caso ha voluto che mentre eravamo sugli impianti di risalita a La Thuile, abbiamo visto il cartello vendesi sulla porta di una casa che mostrava i segni del tempo. Da lì a tre settimane la casa era nostra. Un parallelepipedo di cemento armato con un tetto nuovo e nulla di più.[/penci_blockquote]

Così, la baita è diventata la dimora per le vacanze a 2000 metri di altezza, con una spettacolare vista sul Monte Bianco.

Chalet con vista sulle vette

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Erica e Semmy“]Era il maggio del 2016 e insieme all’architetto Gigliola Bossi e all’impresa Sangineto di Morgex – aggiungono i proprietari – abbiamo iniziato a tracciare le linee di quella che sarebbe presto diventata la Baita di Cippi, il vezzeggiativo con cui chiamiamo nostra figlia.[/penci_blockquote]

baita sul monte bianco, cucina
La cucina

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”architetto Gigliola Bossi“]Il progetto si sviluppa su due piani. Una zona giorno al piano rialzato e una zona notte al piano seminterrato. Nella zona giorno il camino centrale rivestito con pietra da scavo fa da protagonista. Intorno ad esso si sviluppa la zona cucina, la zona pranzo e la zona relax e tv. La vetrata vicino alla cucina fa da occhio sulla montagna.[/penci_blockquote]

Un bagno di servizio con doccia completa il primo piano della baita. Il living si affaccia, attraverso un’ampia vetrata, sulla vetta più alta d’Europa.

Legno di recupero e pietra

Tutti i mobili sono stati realizzati su misura dalla falegnameria Sangineto, mentre le pareti in pietra della valle, così come il camino, sono stati curati da Angelo, un artigiano locale.

Il protagonista della baita è il legno di recupero, ma l’abitazione ad alta quota di 110 mq ha un cuore tecnologico.

Con il legno di abete invecchiato, un tempo utilizzato per far stagionare i formaggi, sono state rivestite tutte le pareti della baita e sono stati realizzati all’ingresso dei mobili contenitori. Per l’arredo, invece, si è fatto ricorso al larice termo trattato bio, fiammato a mano. Mentre per il top della cucina è stata impiegata una pietra di Luserna, tagliata a spacco.

baita sul monte bianco, camere
La zona notte e il bagno

Il divano del living, pensato per rilassarsi e scaldarsi dopo una lunga giornata sulle piste innevate, è in stile più moderno e colorato, ideato con tre diversi tipi di tessuto e di toni del verde. I mobili e la cucina sono stati realizzati dalla falegnameria Sangineto, assemblati e rifiniti a misura e trasportati in alta quota su strade aperte solo d’estate.

Domotica e comfort anche in baita

Al piano seminterrato si sviluppa la zona notte e una piccola spa per rilassarsi, composta da sauna e vasca idromassaggio Jacuzzi. Le rubinetterie sono di Neve mentre il lavandino in pietra è stato ricavato da un masso di pietra recuperato in zona.

baita sul monte bianco, letto
La camera da letto

La camera matrimoniale e la camera ospiti ottimizza lo spazio inserendo nell’ambiente in modo compatto letti e mobili contenitori facendolo assomigliare a un nido caldo e accogliente dove riposare. Infine, la camera di Cippi (Lisa) con letto ad una piazza e mezza.

L’architetto Bossi ha fatto ampio ricorso alla domotica sia per il riscaldamento che per l’audio e le luci.

Basti pensare che per preparare una sauna un’ora prima di finire la giornata sportiva basta un click. Anche se si è alle prese con lo snowboard.

(foto di Fabrizio Gini)

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