Il progetto di Filippini per il design del giardino
L’ispirazione romantica del giovane designer Stefano Filippini ha dato vita ad un delizioso giardino a Manerba del Garda, proprio a fianco al famoso campo “Gardagolf”.
In questo piccolo comune il verde impera tra oliveti e vigneti che rilassano la mente; proprio in questo luogo così pregno di suggestione, nasce la villa con giardino di cui il giovane Filippini si è occupato; proprietà di una famiglia russa che usa la dimora come residenza estiva e il designer racconta di aver curato per loro anche lo spazio verde della casa di Lugano.
Stefano Filippini ha fondato il suo studio di architettura a Padeghe sul Garda, ma è stato grazie al suo estro creativo se è riuscito a collezionare un importante portfolio di lavori svolti per gli esterni in giro per il mondo. In questo caso, per il giardino della coppia russa, le richieste erano puntuali e precise: collegare i tre livelli di altezza che dall’appezzamento prossimo alla casa si spinge fin dentro il bosco sottostante e, infine, privatizzare la piscina. I tempi imposti dal proprietario erano molto stretti e così, dopo soli tre mesi, i lavori di questo romantico giardino erano completati. Per poter svolgere un compito tanto impegnativo in un tempo così breve, Filippini ha fatto affidamento a un importante vivaio della zona del Garda, il quale ha contribuito con un prezioso supporto.
I proprietari hanno potuto seguire passo passo le fasi dello sviluppo progettuale attraverso i loro smartphone, collegati alle telecamere istallate nel giardino, servizio messo a disposizione dallo studio di Filippini per tutti i clienti stranieri.
La struttura del giardino è stata concepita in tre diverse zone, ognuna con peculiari caratteristiche che fanno in modo di renderle differenti, eppure molto omogenee: linee architettoniche simmetriche convivono con presenze vegetali più morbide. L’area circostante la dimora è stata resa più formale attraverso uno stile rigoroso, segnato da forme geometriche e percorsi precisi; la porzione verde, invece è stata volutamente creata come se si sviluppasse autonomamente in maniera selvaggia. Immaginato come un’oasi intima e discreta, in questo giardino tutto è da scoprire, in un’atmosfera che cambia passo dopo passo mentre lo si attraversa.
Il designer ha ideato molti punti di sosta che compaiono improvvisamente dietro sentieri delimitati da bordure lussureggianti, e il giovane Filippini spiega:
“Ho pensato a punti relax in cui godere di angolazioni mozzafiato, un gazebo e una grande amaca trovano la collocazione perfetta per la lettura di un buon libro”.
Anche i colori che riempiono il giardino contribuiscono a rendere la creazione affascinante e stupefacente, tra hibiscus syracus e fioriture di rose e ginestre: bianco, rosa chiaro e giallo sono posti intorno allo spazio esterno creando una cornice, senza alcun segno di rosso, non gradito dai proprietari.
Un gioco sapiente di pieni e vuoti che creano luci, ombre e colori che rendono questo giardino gradevolmente romantico ed estremamente vivibile.
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