Rustico suburbano: tradizione innovativa

di Redazione Ville&Casali

Rustico suburbano

Il rispetto della memoria delle cose, degli spazi e del vissuto, anche quotidiano, è un’attenzione che lo studio Giandebiaggi Architettura persegue da sempre in ogni sua realizzazione, dagli interventi pubblici e di prestigio in ambito cittadino, al privato residenziale.

Anche in questo caso, il volume del rustico suburbano è stato conservato nella forma, dimensioni e materiali, nella sua semplicità e linearità. Un ulteriore piccolo passo nella direzione del consumo di suolo zero.

L’ex annesso agricolo è un esempio ricorrente di edilizia rurale storica di pianura di area parmense, ovvero una “barchessa” di pianura, organismo produttivo tipicamente composto da una porzione riservata agli animali dell’azienda agricola integrata da una zona deposito (fienile o altro) con contigua area a portico.

La struttura in elevazione è in muratura mista in pietra e laterizio e coperture in struttura lignea con manto in coppi di laterizio.

Essendo un edificio di valore architettonico ambientale e storico- testimoniale soggetto a tutela in zona agricola per il RUE, sono consentiti il risanamento conservativo, le eliminazioni degli elementi estranei all’organismo edilizio e il cambio di destinazione d’uso in residenziale con allocazione di tre unità immobiliari.

Il progetto ha previsto l’inserimento dell’unica unità immobiliare su due piani senza aumento di volumetria. Il volume è rettangolare allungato, con un vuoto centrale scandito da nove pilastri in laterizio con nocciolo in pietra.

Questo è il reticolo invariante di strutturazione formale, il tessuto su cui innestare il “nuovo” edificio.

Le strutture sono state il più possibile conservate e consolidate, liberate dalle superfetazioni e dalle aggiunte precarie, quali la tettoia a sud costituita da lamiera metallica e la copertura in laterizio esterna al fienile.

Rustico suburbano

Le funzioni abitative sono state collocate come un pieno che si integra rispetto al pieno precedente, ma formalmente evidente rispetto ad esso.

Lo stacco è segnalato dall’arretramento e da un profilo a C in acciaio corten che conferisce differenza di materiale e segno d’ombra, le nuove tamponature sono in muratura intonacata e tinteggiata in rosso vinaccia, mentre tutto l’esistente ha paramento in laterizio faccia a vista e pietra.

Rustico suburbano: valore ambientale e storico

La strategia di intervento strutturale ha previsto il mantenimento parziale degli elementi originali opportunamente integrati da una struttura indipendente differenziata nelle singole zone del fabbricato, alfine di garantire una elevata compatibilità e reversibilità dell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione: area mediana con struttura a telaio in elementi di acciaio addossata all’intradosso alla scatola muraria e integrata da solai lignei o in lamiera con soletta collaborante e copertura a orditura composta in legno; area a sud con struttura a telaio in c.a. con pilastri rivestiti da conci di laterizio di recupero (mantenendo inalterate forma e dimensioni) integrata da solai laterocementizi e copertura a orditura composta in legno; area a nord con mantenimento dell’organizzazione originale a pilastri di laterizio e copertura in legno.

Alfine di ridurre al minimo le eventuali interferenze tra strutture e componenti architettoniche e impiantistiche, nonché le opere di contenimento dei consumi energetici, gli elementi strutturali verticali sono posizionati in corrispondenza dei muri perimetrali e divisori interni.

Gli elementi strutturali orizzontali vengono mantenuti, per quanto possibile, in spessore di solaio.

I nuovi serramenti metallici, con i loro tagli puliti e squadrati, denotano e datano gli interventi di occupazione dello spazio, come una firma.

La loro collocazione è sì vincolata dalle preesistenze tra un pilastro e l’altro, eppure gioca sugli aspetti percettivi dall’interno verso l’esterno: la forma allungata o verticale e la differente profondità e spessore evidenziano, nascondendo le parti di servizio o di vicinato, qui il panorama, lì il cielo, o un angolo caro del giardino, un albero da frutto. La copertura è stata conservata nelle forme esistenti.

All’interno dell’area di verde privato è stato creato un nuovo percorso che dal cancello carrabile porta all’autorimessa, dal quale si dirama l’accesso pedonale alla zona residenziale, centrale nell’ampia zona soggiorno ad est.

L’ingresso è accentuato a connotare lo spazio e la nuova funzione, mentre all’interno il doppio volume soppalcato lascia inalterata la percezione dello spazio preesistente a tutta altezza.

Entrando, la vista già spazia dal soggiorno verso il verde retrostante, mentre gli spazi abitativi si distribuiscono sui due lati.

A sinistra, autorimessa, locali tecnici, lavanderia e servizi, a destra, cucina e sala da pranzo. Al piano superiore, raggiungibile tramite la scala aperta o l’ascensore, dal confortevole angolo relax si accede alle camere da letto e allo studio.

A nord, il porticato ex fienile a doppio volume accoglie uno spazioso e vivibile soggiorno esterno, mentre a sud si colloca la tettoia che può ospitare posto auto, deposito ecc.

La porzione di muratura a nord è stata mantenuta per creare separazione e protezione tra l’area verde privata e lo stradello carrabile comune agli altri edifici del complesso rurale.

Il vero punto forte dell’abitazione è tuttavia nascosto: la volontà forte e condivisa tra progettisti e proprietari di realizzare un intervento fortemente performante dal punto di vista energetico.

Sono state adottate soluzioni tecnologiche all’avanguardia, che garantiscono un eccezionale comfort climatico ed un contestuale elevato risparmio energetico.

Il nocciolo tecnologico e prestazionale è il lavoro di ottimizzazione dell’involucro realizzato con lavori nascosti, serramenti iperprestazionali e cappotti interni alla struttura esistente, in modo da non alterarne la sagoma e la percezione.

Ovviamente ciò vincola il progetto architettonico, ma denota un atteggiamento fortemente etico: ridurre i consumi e le emissioni inquinanti, risparmiare energia e materiali, e anche denaro.

Per l’auto-produzione energetica sono stati installati pannelli solari fotovoltaici da 6,5 kW che, in accoppiata con l’impianto di climatizzazione a pompa di calore, riscaldamento ad irraggiamento a pavimento e ventilconvettori idronici ad incasso in controsoffitto, coprono quasi il 60% del fabbisogno annuo di energia primaria, che è comunque ridotto (7724 kWh/anno invernale e 4640 kWh/anno estivo).

La pompa di calore, alimentata elettricamente, è un sistema altamente efficiente in grado di rendere disponibile energia termica o frigorifera con una strategia redditizia rispondente al ciclo termodinamico: invece che trasformare l’energia elettrica in termica, utilizza la fonte primaria per spostare il calore da un elemento all’altro, con una resa no a 5x.

È presente un apposito impianto per il costante ricambio di aria.

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Infine la dotazione di piano cottura ad induzione svincola totalmente l’edificio dalla dipendenza da metano, con conseguente riduzione di rischio di incendio per gas e fiamme libere, presenza di caldaia e canne fumarie.

Il risultato è un’alta efficienza energetica e ambientale, un’architettura residenziale in classe A altamente ecosostenibile, carbon neutral (emissioni di CO2 zero) e near zero energy, come da attestato di qualificazione energetica, con parametri del tutto assimilabili alla nuova realizzazione e caratteristiche tali da ottenere premialità scali grazie al regolamento energetico comunale. Un rustico tradizionale dal forte cuore tecnologico.

 

 

 

Testo e foto a cura di DONATELLA BONTEMPI

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