Una villa a Porto Cervo da abitare a piedi nudi

di Marcella Guidi

Villa a Porto Cervo da abitare a piedi nudi

Ispiratasi al progetto dell’Aga Khan in Costa Smeralda, l’architetto parigino Stefania Stera ha suddiviso gli spazi in una maniera poco borghese

Quando ero piccola ho visto nascere la Costa Smeralda, creata dall’Aga Khan, e visitato i suoi cantieri, quello di Romazzino e di Cala di Volpe. In riva al mare, invece dei castelli di sabbia, io costruivo alberghi con tanto di patio e pontile in legno. Dalla spiaggia di Monte d’Arena ho assistito alla nascita della casa nera di Cini Boeri, un bunker che non raccoglieva consensi unanimi, ma che a me piaceva. Oggi il mio obiettivo è stato quello di ricreare nella terra che amo un legame poetico con il programma sviluppato in Costa Smeralda dal principe degli Ismaeliti insieme a un gruppo di architetti di valore”.

Così racconta a Ville&Casali, l’architetto Stefania Stera, con studio a Parigi, la fonte di ispirazione del progetto di una villa a Porto Cervo da lei realizzata per una famiglia francese.

Una villa a Porto Cervo - a piedi nudi
foto di Tiziano Canu

Fin dall’infanzia mi sono arrampicata sulle rocce sarde, di cui conosco a memoria tutti i rilievi e le forme fantastiche che hanno nutrito il mio immaginario”, aggiunge l’architetto parigino.

La nuova villa si inserisce in quei volumi naturali. I proprietari sono in sintonia con questi temi e mi hanno lasciato libertà totale nel creare una disposizione poco borghese degli spazi e degli utilizzi. Gli ho promesso un ‘palazzo da abitare a piedi scalzi’ che ora ha preso forma…

Articolo pubblicato su Ville&Casali agosto 2020

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