Sottotetto vista cielo

di Redazione Ville&Casali

Sottotetto vista cielo
Foto di Mauro Borzini Architetto

La trasformazione della vecchia soffitta di un palazzo storico. Dal sogno all’idea, fino alla realizzazione di un luogo unico che fosse insieme aperto, intimo e personale

In una cittadina tra le colline vicino al Lago Maggiore il progetto per la riconversione di un sottotetto è stato il sogno realizzato di una giovane committenza che, proprio in quel sottotetto, aveva individuato un possibile spazio in cui vivere. L’idea era quella di creare una casa d’atmosfera in cui potersi rilassare in compagnia degli amici e nella quale gli arredi partecipassero attivamente alla connotazione degli ambienti. Il risultato è stato un progetto giovane in cui, la studiata composizione degli spazi, ricchi di un’atmosfera sobria e accogliente, ha rispecchiato perfettamente l’anima dei proprietari. “Il pensiero iniziale è stato quello di lavorare sui materiali e sul loro colore, racconta l’architetto. Fra i primi interventi c’è stato quello di ritinteggiare di bianco la trabeazione del tetto per dare quanta più luminosità possibile. Poi si è lavorato sul pavimento, scegliendo per questo un caldo legno di teak colore miele, per ultimo si è cercato di dare colore alle pareti, con pennellate decise che contrastassero bene con il pavimento e con la trabeazione della zona giorno.

Sottotetto vista cielo
Foto di Mauro Borzini Architetto

Questo ha trasformato qualcosa di anonimo in un luogo che parlasse di sé e che rispecchiasse l’anima della committenza”. Per la camera da letto padronale il colore scelto per la parete della testata del letto è stato un blu inglese; una sfumatura importante che rimanda alla storicità dell’edificio e al contempo caratterizza l’ambiente con la giusta eleganza. Per il bagno padronale la scelta delle superfici ha portato a una moderna combinazione legno/resina fra pavimento e pareti. A completare lo spazio la doccia color grigio cemento studiata per regalare contemporaneità all’insieme. Il living, baricentro dell’intera casa, è un grande spazio all’interno del quale sono state studiate zone differenti che rispondessero a delle specifiche funzioni: cucina, zona pranzo, salotto. Nel progetto di interior design si è puntato su un arredamento che fosse iconografico e rimandasse ai grandi maestri del Movimento Moderno e del contemporaneo. Per la zona pranzo è stato scelto il tavolo Tulip, disegnato da Saarinen, affiancato dalle sedie AI, disegnate da Philippe Starck per Kartell, lo spazio circostante è stato poi impreziosito da un mobile laccato rosso, perfetto per creare giochi di contrasti e colori. Completa l’ambiente giorno un’intima zona conversazione realizzata con due divani color crema, da qui si accede a una porzione di sottotetto usato come studiolo in cui è stata posizionata, proprio sotto il lucernario, un’iconica chaise longue LC4 disegnata da Le Corbusier.

Articolo pubblicato sullo Speciale Architetti 2022

Continua a leggere sulla rivista digitale

© Riproduzione riservata.