Materia e luce in montagna
A Crans Montana, nel cuore più esclusivo delle alpi svizzere, lo studio studio DADA A+D progetta un attico dove sentirsi a casa e allo stesso tempo immersi nella natura
Un appartamento in uno dei nuovi complessi residenziali più lussuosi di Crans Montana che, oltre a una Spa privata e all’accesso diretto al golf, gode dei servizi 5 stelle dell’esclusivo hotel appartenente alla catena Leading Hotels of The World. Distribuito su due livelli, l’attico è caratterizzato dalla tipica copertura di montagna in legno a falde inclinate. I proprietari, una coppia francese di produttori di vini e viaggiatori, ha suggerito lo spirito eclettico e funzionale del progetto. Un ascensore permette l’accesso diretto ai due livelli dell’appartamento. Il salone al primo piano è un open space diviso in zone: di fronte alla cucina, in un volume a doppia altezza, la zona pranzo con il tavolo “La foresta” disegnato dall’architetto Davide D’Agostino, sormontato da una lampada a sospensione sferica in cristallo Baccarat. Tra la zona pranzo e la cucina è stata creata un’isola per il petit déjeuner, per guardare l’alba nascere dietro le cime delle Alpi mentre si degusta la prima colazione, come desiderava il committente.
Da qui, attraverso una grande porta scorrevole si accede alla cucina, la cui organizzazione funzionale è stata studiata con la proprietaria, eccellente cuoca. Nell’ampia zona conversazione campeggiano il camino bifacciale e il divano in pelle che, con la sua forma ad S, offre varie possibilità di seduta. Questa zona è delimitata da una armadiatura rifinita in foglia oro trattata con acidi per dare l’effetto del metallo invecchiato. Nel disegno di questo elemento, l’architetto ha inserito un richiamo alla passione di famiglia: una cave à vin, in versione climatizzata e contemporanea.
Oltre la zona conversazione, dove il volume ritorna ad essere a doppia altezza, un altro divano annuncia la zona per il relax e la televisione, nascosta dietro una parete a specchio che esalta il riflesso della parete dietro al divano, rivestita con un’insolita boiserie in pelle di mucca grigia del Sud America. Alle spalle della parete camino, delimitata da vetrate industrial design, c’è una camera con la funzione di studio e cameretta per i tre nipotini. Per la maggior parte dell’anno, è utilizzata dai proprietari per lavorare. Quando però la numerosa famiglia si riunisce nei periodi di vacanza, dagli armadi si ribaltano tre letti singoli che prendono il posto delle scrivanie che vengono millimetricamente disposte sulla parete delle finestre. Una porta scorrevole nell’armadio e una tenda ad incasso nel soffitto garantiscono l’intimità della camera. Nel versante nord dell’appartamento, si trovano le quattro camere per gli ospiti, tutte con bagno privato e ognuna contraddistinta da un tema diverso: Neve, Betulla, Golf e Foglie, ricordati all’interno delle docce, dove una delle pareti è rivestita con mosaico digitale raffigurante un elemento del tema. I due piani sono collegati anche da una scala interna, che cuce i due livelli senza generare contrasti semantici. La parete vegetale evidenzia le linee sottili e scure del metallo che invadono lo spazio circostante con un dinamico gioco di ombre. Al piano superiore, sotto la parte culminante del tetto in legno, la camera da letto padronale si affaccia sul campo da golf e ha sullo sfondo anche la vista delle Alpi. Anche in questa camera arredi in legno vecchio di recupero sono personalizzati con l’accostamento ad altri materiali. Qui, per accentuare l’effetto montagna, le due pareti alle spalle del letto sono state rivestite con una carta da parati a tema, che interrompe il disegno geometrico degli arredi inserendo un elemento figurativo.
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