Milano: alla scoperta del superattico trasparente
A Milano, nella zona di Brera, in Via Montenapoleone l’atmosfera è rimasta quella più tradizionale della città, in cui ristoranti chic e negozi di alta moda sono ancora i protagonisti indiscussi e il passeggio davanti alle vetrine delle boutique più importanti del mondo, non si è mai fermato. Esiste, però, una concezione del tutto differente di questa città, percepita generalmente come capitale del fashion, fatta invece di grattacieli, che vedono la firma di importantissimi architetti, diventati delle vere e proprie star, che hanno delineato lo skyline di Milano. Anche grazie a questa rivisitazione architettonica, la città è diventata una meta molto gettonata da turisti e da visitatori sia italiani, che stranieri, restando comunque un luogo molto interessante in cui vivere.
Gli edifici di Zaha Hadid
È proprio di questo lato della città che fanno parte gli edifici residenziali della Citylife, un progetto edilizio in grado di modificare il tessuto urbanistico del capoluogo lombardo negli ultimi dieci anni. Le strutture create da Zaha Hadid sorgono nei luoghi dove prima si ergevano i padiglioni della Fiera e sono caratterizzati da linee sinuose e balconate che ricreano una perfetta linea a “serpentina”.
Tra i diversi edifici, tutti che vanno dai cinque ai tredici piani, Ville&Casali ha scovato un appartamento, situato al dodicesimo piano, ma che si estende fino al tredicesimo. Circa 300 metri quadri di casa strutturata su due piani, attico e superattico, molto luminosa e in cui l’apporto dell’architetto Niccolò Patetta, ha dato vita a un ambiente accogliente, dinamico e raffinato. Un equilibrio ragionato in cui oggetti di design classico e contemporaneo si uniscono a soluzioni d’arredo innovative e l’architetto spiega:
“All’inizio del progetto di interior, l’appartamento era al rustico, una condizione che ha permesso di intervenire sulla scelta delle finiture e dell’impianto distributivo, rispettando però la particolarità delle grandi vetrate con serramenti metallici e della luminosità naturale che ne deriva. La casa è abitata da una famiglia composta dai genitori e due figli ormai grandi e una delle esigenze progettuali era quella di creare i presupposti per dare a ciascuno una buona dose di indipendenza. Così abbiamo personalizzato la zona notte dei figli, che ha un ingresso indipendente cui si accede da una scala e comprende anche la loggia del piano più alto, mentre anche la camera dei genitori è stata ingrandita a dotata di uno spogliatoio.”
L’importanza delle trasparenze e l’architettura interna
L’idea che si voleva dare all’appartamento era di leggerezza, di conseguenza l’uso di trasparenze pervade l’intera progettazione di interior design. I rivestimenti del pavimento sono in parquet di rovere sbiancato, accortezza che enfatizza l’idea di un ambiente sofisticato e che si sposa con i listoni in teak trattato a olio delle logge all’aperto, un esplicito richiamo ai pontili nautici e che si accomuna a tutte le terrazze esterne dell’edificio. L’architetto Patetta continua:
“E se qualcosa che rimanda ad un vascello puntato verso il mare aperto, si percepisce nella struttura esterna dell’edificio, il progetto degli interni coglie queste allusioni nella forma rastremata delle scaffalature di alcune librerie, quasi delle vele stilizzate.”
A stare qui si ha la sensazione di essere sospesi su una nuvola, o di essere in alto mare, proprio grazie alla creazione del progettista, che ha voluto dare limpidezza all’intera casa, in special modo, con il parapetto della scala e con le librerie in cristallo che hanno tiranti in acciaio realizzati su disegno proprio nello studio dell’architetto; all’interno dell’appartamento vi sono pareti divisorie e vetrate scorrevoli che chiudono ambienti della casa, come ad esempio la zona della sala da pranzo, i cui mobili sono creati, anche questi, in cristallo. La cucina, molto ampia e superaccessoriata, presenta una sofisticata e funzionale penisola operativa posta al centro della stanza, costruita con un materiale che al tatto richiama la matericità del cemento.
Un lavoro perfetto fatto di attenzione e ricerca
Gli elementi d’arredo, in un’ambientazione così rarefatta, sono stati il punto focale su cui si è concentrata la scelta, in quanto è a loro che viene affidato il ruolo essenziale per l’arredamento della casa e Patetta prosegue spiegando a Ville&Casali la scelta di alcuni oggetti iconici di design contemporaneo, come le meravigliose lampade a sospensione o il tavolino e conclude così:
“Alcuni arredi sono stati realizzati su disegno. L’illuminazione artificiale punta anche su una serie di faretti a binario e su punti luce non visibili. Le ampie pareti bianche si sono rivelate la collocazione ideale per una serie di pregevoli opere d’arte contemporanea, alcune delle quali, come “La Lanterna di Genova” di Olivo Barbieri, legate all’iconografia a del mare.”
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