Design che dura: dialogo con Ludovica e Roberto Palomba
Ludovica + Roberto Palomba, coppia d’oro del design italiano, da oltre 25 anni disegna prodotti che sfuggono alle tendenze, dal design che dura. Uno studio poliedrico, con sede a Milano dove gli architetti spaziano dalla progettazione di elementi di architettura al design. Hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali come il Compasso D’Oro, l’Elle Decoration International Design Award, il Red Dot, il Design Plus, il Good Design Award, il German Design Award. Collaborano e sono art director per alcuni dei marchi più affermati.
Non hanno una parola precisa per definire il loro stile e raccontano che: “arrivati ad oggi, non ci interessa troppo attribuirci una definizione. In tutti questi anni ci sono solo due cose che non siamo riusciti a qualificare: la parola “Design” e il nostro stile. Ogni volta che crediamo di aver trovato una definizione, ci troviamo un secondo dopo a metterla in discussione. Fondamentalmente siamo degli outsider, nè massimalisti nè minimalisti”. Il modo di progettare di questa coppia è un approccio filosofico per raggiungere, non solo un risultato estetico, ma anche qualitativo, orientato verso il benessere della persona.
Sempre alla ricerca dell’essenza in un progetto, dove l’equilibrio è il punto di arrivo, i Palomba, sembrano avere diverse fonti di ispirazione, dalle culture orientali allo stile nordico, anche se per loro non serve sempre essere ispirati per poter disegnare: “Abbiamo sempre vissuto la nostra creatività come un flusso, la ricerca che tu fai per ogni progetto alimenta quella successiva, non esiste un modo di ispirarsi”, spiegano a Ville&Casali.
Un design che si propone di avvicinare le persone, con una visione democratica. Anche l’artigianalità è per loro un valore per conservare una tradizione che possa tramandare la cultura del sapere fare italiano. Confermano, così, la loro natura, dualista e curiosa. Il fil rouge di tutti i progetti è un segno maturo ed equilibrato che regala sempre una nuova emozione, in ogni tipologia di arredo. Come nella seduta Dama, esposta al recente Salone del Mobile per l’azienda polacca Zanat: una seduta in legno con un pattern bicolore: un oggetto contemporaneo, ma con un chiaro rimando ad un sapere arcaico, arricchito da un sapore di viaggio e scoperta. Mai ripetitivi, ma sempre riconoscibili, immaginano il design del futuro come “in linea con i bisogni di una società in evoluzione”.
di Veronica Balutto
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