Lampada in legno: scenografico design
Se qualcuno ha voglia di cimentarsi nella costruzione artigianale della funambolica lampada in legno Brave New World, ecco un consiglio: non farlo! Si rischierebbe di buttare a mare tanto tempo dedicato alla ricerca di un assemblaggio perfetto, e verrà meno la propria convinzione di onnipotenza di fronte ad una scatola di montaggio molto complessa, forse la più complicata che sia possibile acquistare sulla faccia della terra.
Chiediamoci allora: perché parliamo di una lampada di legno alta due metri e settanta? Risposta semplice: è la lampada più originale (ed anche bella, in fondo) che si possa trovare in giro, ovviamente per essere ammirata da amici e parenti in visita a casa!
Progettata e costruita una decina di anni fa da due designer inglesi appassionati di Meccano (chi non lo ricorda?), Marcus Beck e Simon Macro, è composta da quasi un migliaio di pezzettini di legno di quercia con incastri intagliati, senza utilizzare una sola vite e senza snodi flessibili per renderla estensibile e orientabile.
È un oggetto che sfida le leggi della fisica. Concepita con una attenzione maniacale ai dettagli funzionali, a partire dalla base “a piramide”, nella quale possono muoversi all’interno di due “asole” verticali i due pesanti contrappesi in ghisa che dominano i movimenti dei tre bracci superiori, manovrabili con estrema leggerezza.
I bracci rispondono millimetricamente alle sollecitazioni di una mano che vuole alzarli e abbassarli, orientando anche il fascio di luce proveniente dalla lampada alogena montata “nuda” , senza riflettore. Tutto funziona a meraviglia, e l’effetto scenografico è garantito in qualsiasi ambiente domestico.
Per essere valorizzata però, la Brave New World necessita di almeno due-tre metri/ quadri liberi di pavimento e solo in questo caso può esprimere tutta la sua forza estetica e comunicativa a chi la osserva o cerca di modificarne le angolazioni.
Brave New World: la lampada in legno per stupire gli amici
È fatta per troneggiare in un grande salone e per attirare curiosità anche (e soprattutto) quando è spenta. A rendere quasi incredibile e affascinante la storia di questa lampada contribuiscono poi i dettagli legati alla fase di progettazione, che fu avviata da Beck e Macro senza alcun disegno o schema di lavorazione iniziale, ma basandosi sulle impalcature di bambù realizzate manualmente in Oriente per elevare i piani di una casa o dare sostegno agli operai fuori terra.
Con questa doverosa premessa, necessaria per conoscere nell’intimo un oggetto che non nasce certo per caso, tutto comincia ad assumere un aspetto intrigante, quasi metafisico, e si può apprezzare al meglio la sua anima, che ricorda tanto il caro E.T. di Spielberg, di lontana memoria.
Il legno impiegato, altro dettaglio importante, è tratto da lamelle di quercia naturale, abbondantemente stagionata per garantire la necessaria rigidezza all’insieme, ed è trattato con resine epossidiche trasparenti e levigate per risultare inalterabile nel tempo. Il lo di allaccio corrente è ricoperto poi di tessuto rosso, tanto per essere originali anche nei dettagli forse meno importanti.
La Brave New World è disponibile nei negozi specializzati (di illuminazione, non di modellismo) e arriva a casa già montata, in un imballo che mette spavento, soprattutto se bisogna portarla all’attico e non c’è l’ascensore nel palazzo.
Ma è possibile ordinarla anche in scatola di montaggio, per mettersi alla prova e sfidare se stessi in una battaglia (persa in partenza) che potrebbe durare un tempo infinito. Forse però non ne vale la pena, il risparmio è “solo” del 10% e il buon risultato finale non è affatto garantito…
Testo di PAOLO DE PETRIS
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