Vetro soffiatto: oggetti d’arte per chi ama Venezia
Lavorare il vetro soffiato e farne arte. Un’artista elegante, sensibile e poliedrica: Michela Cattai realizza raffinati oggetti d’arte in vetro soffiato, che raccontano un ricco percorso di ricerca e di recupero della tradizione delle tecniche del vetro d’epoca.
La sua passione per il vetro soffiato è nata già all’Accademia di Belle Arti di Venezia, con le prime sperimentazioni in fornace.
La sua ultima collezione, Canneto, è stata presentata di recente alla Design Week Milanese: una raffinata selezione di 52 pezzi unici d’arte in vetro soffiato di Murano.
Per realizzare questi manufatti la Cattai ha compiuto una profonda ricerca sulle tecniche vetrarie millenarie muranesi, arricchendo le sue opere con un linguaggio contemporaneo.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Michela Cattai “]L’ispirazione nasce dalle emozioni del ricordo, legate al mio periodo veneziano, con particolare attaccamento alla natura del territorio, ricco di acque e vegetazione lagunare, talvolta desolato, ma pieno di fascino. Da qui nascono i vasi monocromi chiamati “Laguna”, che esaltano cromaticamente il materiale vitreo, richiamando i colori che le acque salmastre della laguna assumono nelle diverse ore del giorno e nelle diverse stagioni. I soffiati a canne sono ispirati ai canneti delle barene – terreni periodicamente sommersi dalle maree – e sono stati concepiti volutamente irregolari nel loro slancio verticale, perché in natura mai perfettamente lineari, spesso battuti dal vento e sporcati dal fango, presenza costante in questo habitat.[/penci_blockquote]
La laguna veneziana: un territorio unico che ha influenzato il lavoro di questa artista, non solo per il suo paesaggio, ma anche per la ricca produzione pittorica di grandi maestri.
«Nella scelta cromatica dei miei manufatti, nei vetri dai colori trasparenti, rosa e acqua, richiamo i cieli di Gianbattista Tiepolo; nei vetri dai colori fumo, paglierino e inchiostro, ripenso alle grandi tele di Tintoretto» sottolinea l’artista. Ogni opera è unica: non c’è un tempo di realizzazione definito.
Ogni pezzo richiede un’attenta ricerca e un preciso studio per costruire i colori voluti.
«Il vetro è una materia liquida e magica che dà sempre sorprese», aggiunge Michela Cattai. Con una sfida pronta per il futuro: continuare la ricerca e i manufatti che comunichino non solo la forma, la tecnica e il colore, «che esprimano – conclude l’artista – anche la mia interiorità di autore sottolineandone il valore umano».
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