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Pavimenti in cotto: qualità sotto i piedi
In soggiorno, in cucina o in bagno, in antiche dimore di pregio o nei casolari di campagna, nelle abitazioni di un borgo o in un appartamento in centro: il rivestimento in cotto dà vita a pavimentazioni calde e confortevoli, capaci di mantenere il fascino della tradizione ma anche di stabilire una profonda sintonia con ambienti dal design contemporaneo.
Il fascino del cotto viene da lontano: è un materiale a base naturale, la cui origine risale agli albori della cultura edilizia e che in Italia è utilizzato da sempre in modo trasversale in tutta la penisola, tanto che si parla di Cotto Toscano, quello Fiorentino, Veneto, Siciliano, Umbro, Lombardo.
Un procedimento antico
La realizzazione delle piastrelle di cotto si basa essenzialmente su un procedimento che è rimasto inalterato nel tempo salvo aver visto, nel caso della produzione industriale, un’evoluzione delle attrezzature e dei tempi di lavorazione.
Alla base di questo prodotto elegante e versatile, semplice ma pregiato, c’è una miscela di argilla che, dopo un periodo di stagionatura, viene mescolata con acqua e colata all’interno di stampi, per essere lasciata essiccare.
Ancora oggi il cotto artigianale viene prodotto senza l’impiego di macchinari, ma esclusivamente con utensili, come presse, spatole o rulli.
Quello fatto a mano è ancora più pregiato: in questo caso sono la manualità e la maestria del fornaciaro a plasmare i mattoni in argilla pura per realizzare un prodotto inconfondibile, utilizzando esclusivamente una forma in legno.
Dopo l’essiccazione delle formelle, la cottura ad alte temperature nella fornace (spesso alimentata con fuoco a legna nel caso della realizzazione più artigianale) conferisce al prodotto una grande resistenza e quelle caratteristiche cromatiche che ne definiscono la tipicità.
Le temperature di cottura variano a seconda della qualità del cotto: si va dai 600/800° C ai 1000°-1200° C per le argille più nobili.
Pavimenti in cotto: superfici d’autore
Si dice “cotto” ma i pavimenti in questo materiale dalle varie sfumature di colore, che nelle versioni più antiche o semplicemente “vecchie” oggi sono oggetto di accurati restauri e vengono salvaguardati anche nelle ristrutturazioni più radicali, possono avere diverse finiture superficiali, una scala cromatica di calde tonalità e numerosi formati: il cotto grezzo è più indicato per esterno, ma diverse sono le forme di carteggiatura e trattamenti leviganti per quello utilizzato in interno, levigato a mano con diverse tecniche per ambienti eleganti o invecchiato per accentuarne il sapore antico.
Questa versatilità è una delle caratteristiche che hanno reso il cotto un substrato ideale per accogliere elementi decorativi che ne esaltano il pregio e la decorazione di manufatti e ornamenti in cotto è un’attività artigianale ancora oggi molto in voga.
Il colore del cotto può infatti esser valorizzato grazie a decorazioni, disegni artistici o geometrici o con lavorazioni a mosaico per dare colore agli ambienti e regalare loro anche un’attuale e preziosa vivacità.
Nell’immagine in apertura dell’articolo potete vedere un rivestimento in argilla naturale cotta a legna e smaltata artigianalmente. Formato Triangolo larghezza 9,5 spessore 1,5 cm, serie Smalti Basic&Madreperla, colore Mix Arlecchino.
Nata dall’estro del celebre maestro siciliano, l’azienda Nicolò Giuliano crea a Palermo ceramiche artistiche, restaura maioliche antiche ma realizza anche pavimenti e rivestimenti in cotto e maioliche siciliane. Nella foto, un rivestimento verde diamante.
Nella serie Cotto del Mugello la smaltatura a mano si abbina al supporto in cotto sempre fatto a mano. Nell’immagine, bianchi beige e oro misti, il lato misura 5 cm.
Cotto ultrasottile, caratterizzato da uno spessore minimo di 1 cm. Permette di creare un pavimento in cotto anche senza lo smantellamento della pavimentazione sottostante e si adatta alle ristrutturazioni poco invasive.
A cura di Paola Pianzola
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