Pareti tridimensionali: nuovi stile e tendenze

di Redazione Ville&Casali

Pareti tridimensionali

Onde, scanalature, forme caleidoscopiche, per le pareti tridimensionali. Quasi vere e proprie sculture, che non vivono però di vita propria. Superfici tradizionalmente piatte, oggi si trasformano. Le decorazioni emergono dallo sfondo, per comporre disegni tridimensionali, tono su tono.

È questo l’effetto garantito da 3D Wall Design di Atlas Concorde, una delle aziende di punta del distretto di Sassuolo, specializzato in ceramiche da arredamento.

Il prodotto riproduce forme astratte e motivi sinuosi, che sembrano appunto scolpiti e che possono essere valorizzati grazie a un impiego corretto e studiato della luce. Quella naturale, sfruttando l’esposizione al sole, o quella artificiale, di lampade o abat-jour. Il risultato che si ottiene è scenografico.

La finitura satinata, ricavata grazie all’applicazione di uno smalto ricercato, vellutato e luminoso, aiuta a esaltare la forma dei decori e anima la superficie illuminata.

Il 3D Wall Design è disponibile in tre colori: bianco, sabbia e nero.

Il luminoso bianco White Matt accentua il contrasto tra luci e ombre; la nuance Sand Matt valorizza la morbidezza dei rilievi di Ribbon e Dune; il tenebroso Night Matt, in esclusiva per i disegni Grid e Diamond, sottolinea la personalità dello spazio.

Per quanto riguarda gli stili, la scelta è ampia. I rivestimenti tridimensionali sono, infatti, disponibili in tre diverse texture nel grande formato 50×110 cm: il motivo lineare Line, nella finitura bianca satinata e i moderni motivi dalle ondulazioni nette e affilate Flows ed UltraBlade. Quest’ultimo è proposto anche nella scintillante finitura Glossy.

Tessere in legno

Il Mosaico d’Asolo, dell’azienda veneta CP Parquet, è un prodotto realizzato in tessere di legno disposte in modo da creare un effetto tridimensionale.

Senza dubbio innovativo, il prodotto 3D rivoluziona il concetto del tradizionale Pareti tridimensionalirivestimento in legno, abbinandolo a un design più contemporaneo: le tessere sono montate su una rete e si dispongono nello spazio con imprevedibile irregolarità, rendendo possibili originali giochi di luci e ombre.

Il ciclo di produzione (incollaggio, sezionatura, verniciatura e assemblaggio) è svolto interamente negli stabilimenti dell’impresa, che ha sede a Crespano del Grappa, in provincia di Treviso.

Terracotta e design

Tierras è una delle ultime collezioni di Mutina, azienda che propone un modo nuovo di guardare alla ceramica, non come semplice rivestimento, ma come vero e proprio progetto d’interior design.

Pareti tridimensionaliLa linea, firmata da Patricia Urquiola, prende il nome dall’impiego di lave e terre, cromaticamente compatibili, che si combinano e si miscelano fra loro e arricchiscono la base nera di ceramica riciclata sulla quale sono applicate.

Il risultato è una tradizione rivisitata, che coniuga innovazione e metodi di produzione artigiani, propri della lavorazione della terracotta.

Il desiderio di uscire dalla bidimensionalità del rivestimento murario si traduce nella sperimentazione del laterizio, che dà forma a nuovi elementi di design e a soluzioni applicative adatte sia ad ambienti indoor che outdoor.

Elementi che emergono dalla terra, imperfetti e materici, segnati dalla mano dell’uomo e dal lento trascorrrere del tempo.

Antico e moderno

La pietra stampata di Pavimento Moderno può essere applicata su qualsiasi supporto, anche irregolare, da un intonaco rustico a una superficie in laterizio o in blocchi di cemento, fino all’applicazione su marmo, cartongesso, pietra o piastrelle.

Un vantaggio importante, perché consente di rinnovare le vecchie superfici di casa, senza dover demolire il Pareti tridimensionalivecchio rivestimento.

L’effetto che si ottiene grazie a questo prodotto è una superficie naturale, posata però sempre a regola d’arte.

Il rivestimento può essere personalizzato nei colori e negli effetti: la finitura può presentarsi non solo rustica, ma anche moderna, a comporre scenografie per interni o esterni.

 

 

A cura di GIUSEPPE BASELICE

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