Paralumi: l’arte incontra la praticità

di Redazione Ville&Casali

Paralumi

A mio avviso non possiamo considerarli semplicemente “paralumi”. Paola Picchiotti Napoleone con le sue sorprendenti realizzazioni è riuscita a trasformare un oggetto “funzionale” in una vera e propria opera d’arte, capace di assumere forme particolari e vestirsi in maniera inattesa. Non sono semplici paralumi, ma oggetti unici che testimoniano l’estro e la creatività tipici del “made in Italy”, amato nel mondo. Quella creatività che si unisce alla sperimentazione, alla manualità, all’uso sapiente dei materiali e alla selezione accurata di tessuti pregiati. Ognuno di essi è cucito a mano ed ha una struttura complessa pensata per contrapporsi e adornare le basi minimali, sempre artigianali, in acciaio o ferro nichelato o con particolari patinature sempre realizzate manualmente.

Elementi d’arredo colorati e utili

Paralumi
Paola Picchiotti Napoleone al lavoro sui suoi paralumi

Le forme variopinte colorano lo spazio diventando protagoniste indiscusse dell’arredo e del mondo di Paola Napoleone che racconta il suo lavoro artigianale fatto di passione e continua ricerca. “Forma e colore sono gli strumenti, le parole che utilizzo per inventare un nuovo paralume”, dice Paola Napoleone. “Ho spaziato dal plissé al Barocco e quindi al minimalismo più asciutto. Esercizi di stile utili per arrivare all’oggi, ai paralumi-scultura. Sono stata attratta dalle avanguardie del Novecento: dai segni all’abbinamento dei colori contrastanti dei piani che, come lame di colore, cambiano asse e si intersecano. Il paralume diventa atemporale e immaginato per uno spazio che ancora non c’è, diventa fonte creativa grazie a un passaggio cosciente di segni immagazzinati nella memoria e rielaborati in tempi e spazi differiti. Il mio lusso è lavorare senza tempo. E nella pace del mio laboratorio-pensatoio mi sento davvero un artigiano, o meglio un “monaco artigiano” intento a raggiungere la vitalità che si manifesta nella forma, quando questa si fa spazio e si colora.”

Paralumi e forme innovative

Paralumi (3)Paola Napoleone lavora nel suo laboratorio di Roma creando sempre forme innovative e spiega a Ville&Casali: “La mia stanza – ovvero il mio LAB – è piena di energia. Quando entro si accende con me e scatta una sintonia che “fa dialogare le idee”. È la mia trappola. Escono le stoffe che profumano del pot-pourri di Santa Maria Novella e tutto diventa improvvisamente un caos. Poi rimetto a posto tutto, stoffa per stoffa, ripiegandole nelle pieghe originarie per rispettare l’ordine dato senza alterare la posizione che avevano preso. E mentre eseguo queste operazioni, escono stoffe anche dimenticate, che si ripresentano e mi suggeriscono nuovi accoppiamenti di colore e di materiali. Nella mia stanza tutto è curato, tutto è amato, tutto è in ordine sempre, ad eccezione dei momenti di caos creativo in cui tutto è fuori e c’è la smania di arrivare al finito, all’oggetto pensato che vuole solo essere portato a compimento. Anche le spille finiscono per terra, così come i fili, i ritagli delle sete. Ma tutto alla fine viene rimesso a posto, perché solo l’ordine mi permette di pensare ‘pulita’, totalmente, al nuovo lavoro. Non ci devono essere avanzi di usato! La leggerezza del finito è la sensazione che provo ogni volta che porto a termine un lavoro. Dietro ogni lavoro c’è un pensiero, un percorso. Quello vincente è basilare, sintetico, racchiude in sé un’analisi che riesce a estrapolare i passaggi più significativi per arrivare all’essenza del segno. Più il pensiero è forte, meno ha bisogno di spiegazioni perché non ci sono altre parole per dirlo. La leggerezza viaggia insieme all’impegno, alla ricerca; la leggerezza contiene la disciplina che non pesa, come una materia immersa nel vuoto che annulla il peso del lavoro. La leggerezza procura piacere, non ha fardelli decorativi o esplicativi; la leggerezza è il lavoro pulito; la leggerezza si prova quando il lavoro finito sembra si sia fatto da solo”.

 

 

a cura di Sara Lucci

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