L’interno scivola all’esterno a San Casciano dei Bagni
Un cuore di pietra ma con un’anima leggerissima, fatta di luce e di colore, di orizzonti e di campagna. Situato nei pressi di San Casciano dei Bagni, questo casale seicentesco, in parte adibito ad agriturismo, già presente nel Catasto Leopoldino, apre lo sguardo alla natura, dominando un panorama di armonia e bellezza. Simone Fabbrini, figlio dei proprietari, è l’autore della ristrutturazione.
Il casale segue un suo karma, è giovane nella disposizione e nella scelta degli arredi, antico nella sua struttura esterna, ma con una livrea autorevole, e ispira in ogni ambiente un accattivante senso di armonia. Le forme sono lineari così come il disegno planimetrico, il giardino è pensato quale parte dell’architettura e viceversa, con i profumi e gli stacchi cromatici a fare da denominatore comune dell’insieme. Gli spazi sono fluidi, non c’è un limite definito tra interni ed esterni: la casa si proietta al di fuori, o viceversa, l’esterno scivola all’interno regalando configurazioni sempre diverse, grazie soprattutto alla presenza di numerose porte-finestre.
Una di queste conduce alla zona pranzo esterna e alla piacevole zona conversazione per la famiglia e per i suoi sempre numerosi ospiti. Interno ed esterno, quindi, ancora insieme, senza soluzione di continuità perchè, come recita un vecchio adagio orientale: “Dio dorme nella pietra e sogna nel fiore“.
di Aldo Mazzolani
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