L’eleganza dell’architetto Jean Marie Massaud

di Veronica Balutto

L’eleganza dell'architetto Jean Marie Massaud

Jean Marie Massaud (JMM) è un architetto/designer che ama mescolare comfort ed eleganza, con un attento spirito che attinge da diverse culture, ma anche dalla tradizione, passando da macro ambienti a micro contesti.

B&B Italia, Axor Hansgrohe, Lancôme, Renault, Poliform, Mdf, Dedon sono solo alcune delle sue collaborazioni a livello internazionale che si potevano ammirare a Parigi a Maison&Object all’inizio del 2019.

Il suo stile affronta i diversi aspetti del design con l’idea di plasmare uomo e ambiente.

Cerca la sintesi tra la realizzazione individuale e collettiva, l’efficienza economica e industriale e le esigenze dell’ambiente, per trovare, con un percorso onesto, il giusto design per i vari utenti. Propone sfide contemporanee contro mode e tendenze.

Così racconta la sua visione olistica di progetto per l’uomo: “Non mi interessa progettare l’oggetto fine a se stesso: la mia creatura nasce dal paesaggio nel quale andrà inserito, dal suo nuovo scenario di vita”.

Massaud è spesso stato definito un “catalizzatore per l’innovazione” perché interessato ai vari aspetti del mondo.

Un designer attento in modo meticoloso al dettaglio, in una sapiente ricerca tra materiali, texture e colori bilanciati: “Per temperamento, sono sempre stato sensibile all’eleganza delle cose rilevanti, di qualità e durature”.

Per Massaud la sostenibilità è uno stile di vita da ricercare nella sua produzione, ma anche nel suo modo di vivere.

Designer libero di fatto, racconta: “La vera libertà per me è non fare alcun progetto. Per me, creare è la necessità di restituire contenuti: uno scambio tra partner e potenziali utenti. In questa sfera trovo la mia realizzazione personale e mi misuro con me stesso, con la libertà di fare o meno”.

Un precursore al passo con i tempi, con un occhio aperto sul design del futuro, alla ricerca di nuovi progetti come esperienze di vita: “Nella mia visione del futuro, le espressioni eclettiche continueranno a prosperare, sempre divise tra dualità di rappresentazioni statutarie e la ricerca di un significato.

Il tutto in sintonia con la posta in gioco del ‘fare meglio con meno risorse e maggiore durata’, che per me è la vera eleganza!”

Non solo design quindi per JMM, ma quasi un’esperienza di vita per riconciliare desiderio e responsabilità.

Approfondimenti:

Leggi I segreti del design di Daniele Lago

© Riproduzione riservata.