La regina del salotto cambia look: rifoderare la poltrona
Il relax non passa mai di moda. Niente di più evidente soprattutto in questa stagione, quando il freddo ancora pungente rende la poltrona regina incontrastata del salotto.
Elemento di arredo dalle tante personalità, la poltrona regala comodità e benessere attribuendo un carattere diverso a ciascun ambiente.
Dallo studio alla camera da letto, ogni poltrona deve confortarci e soprattutto parlare di noi. Ognuno ha la sua preferita, ma il vantaggio di questo elemento è che può vivere diverse vite, coniugando il comfort alla voglia di novità. Si può soddisfare la propria creatività e allo stesso tempo regalarsi qualcosa di unico e originale semplicemente rifoderando la poltroncina della stanza.
Un tuffo nel passato con le poltrone retrò
Rifoderare la poltrona è un vezzo perfettamente a tema con il ritorno in grande stile del vintage. Che sia art déco o anni ’70, una poltroncina dal sapore retrò impreziosisce un angolo del salotto o della camera da letto con il fascino di epoche passate e mille storie da raccontare. Un nuovo abito per la poltrona della nonna può costare più che acquistarne una nuova, in particolare perché è molto importante la scelta del tappezziere. Se però il lavoro è confezionato a regola d’arte, il risultato è un gioiello di stile che non ha prezzo.
La scelta del tessuto per rifoderare la poltrona
Occorre valutare attentamente quale tessuto utilizzare, in base all’ambientazione e alla destinazione della poltroncina. Sicuramente bisognerà orientarsi su tessuti di arredo, optando per stoffe più preziose e lavorazioni importanti se il mobile ha una funzione prettamente decorativa. Per un uso quotidiano, sono invece preferibili materiali più resistenti quali lana, cotone e lino. Bisogna inoltre tener conto dell’ampiezza delle superfici da rivestire in rapporto al disegno della stoffa e allo stile di arredamento presente nel resto dell’ambiente. In un living dalle linee minimaliste e moderne si potrà osare con colori più decisi e fantasie estrose. Ad un ambiente classico si accorderà meglio una poltrona dalle linee morbide e dai toni delicati.
Icone di design, una fonte di ispirazione
Si può trarre ispirazione da icone del design, quali la Lady di Marco Zanuso, prodotta oggi da Cassina e resa contemporanea dalla nuova selezione di tessuti firmati Raf Simons per la collezione Everest. Ancora, la D.153.1 di Molteni & C. in tessuto “punteggiato” disegnato da Gio Ponti per Rubelli nel 1934 e dal fascino ancora intatto. I seguaci della cultura hygge possono infine optare per il caldo patchwork della Fried Egg di Hans Olsen. I più audaci possono ispirarsi alle stampe sgargianti di JJ Martin, signora del vintage e fondatrice del marchio La Double J, grande protagonista del Salone del Mobile 2018.
Nuove tendenze: la doppia fodera
Dulcis in fundo, se si desidera una poltroncina che sia davvero un pezzo unico, non si può non abbracciare la nuova tendenza della doppia – o tripla, o quadrupla – fodera. Pois e scacchi, motivi floreali e tinta unita, l’importante è creare un abbinamento inimitabile. Punto di riferimento nell’arte delle poltrone fantasia è l’Atelier Ciasmo di Sara Scaramuzza, la cui vena artistica fa parte del dna di famiglia. Un’estetica più discreta caratterizza invece le doppie fantasie delle elegantissime sedute Een Kobenhavn. Gli appassionati di nautica, infine, potranno coniugare passione e tendenze di stile con la Canal Chair di Luca Nichetto, ispirata alla prua multicolore delle imbarcazioni veneziane e destinata a diventare un cult.
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