joie de vivre in un appartamento di Firenze
Il progetto d’interni che ha portato alla ristrutturazione di un appartamento di Firenze è nato a sei mani”. Le proprietarie si sono affidate all‘interior designer Emanuela Marchesini, che ha eseguito un progetto dai toni cromatici squisiti e dalle atmosfere soft e quasi vacanziere, incarnando il desiderio di ottenere una casa che tramettesse “joie de vivre”.
Oggetti e mobili acquistati negli anni hanno trovato la loro armonica collocazione, insieme ad altri forniti da Emanuela stessa, abilmente posizionati nell’involucro preesistente, totalmente trasformato da patinature su legno e parete, da tessuti scelti ad hoc, da raffinati giochi di luci e di ombre. Il risultato raggiunto: ambienti molto luminosi, ordinati e lindi e per questo giovani, nonostante la sensuale aria retrò che aleggia ovunque, dal salone, ai bagni, ai ripostigli. La bussola d’ingresso si apre nella zona giorno al piano inferiore. A sinistra è situato il salone con aree conversazione e pranzo e relativa cucina. Di fronte si trova una stanza per gli ospiti. A destra, un ampio studio e un bagno di cortesia.
Toni delicati per emozioni sottili
Dal salone e dallo studio, alle estremità cioè dell’appartamento, salgono specularmente due scale che portano alla zona notte costituita da bagno e due camere, comunicanti attraverso un femminilissimo guardaroba. Uno dei primi passi è stato rivoluzionare il pavimento della cucina dove un’improbabile ceramica anni ‘70 è stata ricoperta da resina color ardesia a sua volta decorata da Lisa Londi, una mitica artigiana capace di realizzare alla perfezione i dettami dell’interior designer. Il decoro, un motivo d’ispirazione settecentesca, riprendendo le tonalità del pavimento originale in marmo della vicina zona pranzo, è stato realizzato nei vari toni del grigio e riproposto sul soffitto che sovrasta il tavolo da pranzo. A ritmare il concetto di continuità e armonia, le stesse tonalità soft riecheggiano nelle pareti dalla patinatura a grosse righe e nel trompe l’oeil tono su tono che incornicia e nobilita la porta della cucina. Tessuti diversi tra loro hanno la funzione di trasmettere il concetto di morbidezza, ovunque.
Arte per una quotidianità di classe
Comode maxi poltrone, realizzate su disegno, sono rivestite in lino grezzo, mentre la testata del letto padronale, ricavata da un antico separé e tappezzata con seta verde lago, porta poetiche scritte d’oro al pari della poltrona nello studio. Lampadari e appliques sono completati da paralumi in garza di lino e organza di seta. La raffinatezza dei tessuti appare messa in risalto dal piacevole contrasto con la voluta semplicità di mobili in legno grezzo patinato, spesso color piombo o lavagna o da lampade da terra realizzate con puntali di vecchi parafulmini francesi recuperati. Alta professionalità capace di creare sapienti accostamenti, suscitando piacevoli emozioni nel quotidiano, migliora la qualità della vita. Anche l’abitare al quarto piano di un palazzo antico senza ascensore e il dover quindi salire a piedi tante rampe di scale, apparso all’inizio problematico, si è rivelato in realtà una soluzione provvidenziale, a compensare la passione per gli splendidi dolci sfornati in casa.
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