Grandeur country a Segovia
Nella provincia di Segovia, un’imponente dimora di campagna è stata costruita per trasmettere atmosfere dense di storia e piacere della condivisione. “La casa deve trasmettere un senso di storia e valori familiari”. Si son trovati ad affrontare questa richiesta l’architetto Pablo Carvajal, l’interior designer Isabel Lopez-Quesada e il paesaggista Fernando Caruncho nella realizzazione “a sei mani” di questa imponente dimora di campagna nella provincia di Segovia.
La residenza si colloca all’interno di una proprietà di trecento ettari che originariamente presentava un tipico assetto contadino della zona: vi si trovavano, infatti, una modesta abitazione e varie altre costruzioni rurali. Un grande amore per la campagna, per il paesaggio della Sierra de Guaderrama e per i cavalli dei committenti hanno fatto di questa grande tenuta il posto ideale per costruire una nuova dimora di famiglia. La proprietaria di casa, cresciuta fra riviste d’arredamento, roseti e collezioni di finissima porcellana, ha subito amato il luogo e immaginato le sue potenzialità. “Ho intuito fin dalla prima visita che la proprietà si prestava ad accogliere una residenza di famiglia dallo spirito campestre ma lussuosa, accogliente e adatta ad ospitare i nostri tanti amici”, svela la padrona di casa. “Con la sua veduta sulla catena montuosa da una parte e sui campi coltivati e sui boschi dall’altra, il sito è talmente suggestivo che qualsiasi attività, anche la più semplice, diventa piacevole”, conferma il marito.
L’architetto Carvajal ha disegnato l’abitazione seguendo i tradizionali canoni delle prestigiose dimore di campagna spagnole. La forma ad U della residenza padronale racchiude un elegante cortile e all’estremità aperta si trova la casa del guardiano. Al piano terra, un salone di rappresentanza a doppia altezza si apre sulla bella veranda con sfogo sul giardino, arredata con pochi elementi (un tavolo e una panca in legno di pino e alcuni antichi vasi in pietra) per esaltare al massimo i maestosi volumi. Il pian terreno ospita una zona pranzo elegante e informale dove, solitamente, viene servita la colazione. Qui, un grande tavolo belga in legno e delle poltrone in rattan sono posti di fronte ad un imponente camino d’origine francese che scalda l’ambiente d’inverno. La stanza si trova nel mezzo fra la cucina e un salotto dove trovano posto un comodo divano country, una poltrona e un tappeto floreale proveniente dal Portogallo.
Ad attrarre l’attenzione è, però, una delle pareti, vero punto focale della stanza. Dipinta in un caldo e vellutato color muschio, la parete è decorata con un set di specchi e intervallato da teschi di cervo che richiamano l’arte venatoria praticata dai signorotti di campagna di una volta. Una parete di porte a vetro scorrevoli unisce la sala per la colazione con la cucina, disegnata su misura. Anche qui, come nella zona pranzo, i soffitti chiari e ad effetto cassettoni conferiscono all’insieme una pronunciata signorilità e danno quel senso di dimora storica tanto ricercato dai padroni di casa. Sempre al pian terreno, oltre a due stanze per il tempo libero e ai locali di servizio, si trova la sala da pranzo, un mix and match fra antichità francesi e mobili campestri. Qui, la decorazione si realizza con un gioco di contrasti: la raffinata boiserie, comprendente anche la porta, con le tavole in legno rustico, la commode e la credenza francesi con il semplice tavolo fatto con legni di recupero, i vasi da farmacista con le poltroncine rivestite.
La scenografica scala in legno di quercia e ferro battuto, esaltata dal pavimento in pietra belga, conduce al piano superiore, dove si trovano, le numerose camere da letto, i servizi e le stanze per la servitù. “Con tanto spazio è un piacere ricevere gli amici per lunghi weekend di campagna”, dice la padrona di casa. Della decorazione di questa prestigiosa dimora si è occupata l’interior designer spagnola Isabel Lopez Quesada “Ho reperito antiche porte, camini e pavimenti in Belgio, Francia e Spagna, lini a righe tessuti a mano in Romania e mobili antichi e country”, spiega la decoratrice che per i lini ha trovato una collocazione originale e di grande impatto decorativo. I drappi di tessuti a righe sono stati utilizzati per il rivestimento parietale della camera da letto padronale e di un piccolo salotto che funge da trait d’union fra la camera da letto e il bagno. In questa stanza, lastricata con tavole di legno di recupero di quercia e castagno, abbondano i riferimenti allo stile gustaviano, che deve il nome a re Gustavo di Svezia, grazie alle righe, alla tipica patina della poltroncina e, soprattutto, grazie all’antico “Mora Clock”, l’orologio a pendolo d’origine svedese e tipico di alcune abitazioni country.
I colori naturali e terrosi che dominano in questa parte della residenza sono ravvivati dai tessuti d’arredo, scelti dalla decoratrice, e in particolare dal plaid Suzani, proveniente dall’Uzbekistan. Agli interni corrispondono in maniera armonica gli esterni: “Era importante segnare una continuità con la casa e una connessione con il paesaggio locale”, dice il paesaggista Fernando Caruncho. Il parco si sviluppa su tre livelli uniti fra loro da pergolati di glicine. Al livello intermedio si trovano una piscina circolare e un colonnato sul quale si arrampica la vite americana. “Il parco ha solo tre anni e si svilupperà integrandosi totalmente nel paesaggio castigliano”, spiega Caruncho. “Una piantagione di querce circonda, infatti, l’intera proprietà. L’idea è che, nell’arco di qualche anno, si formi una sorta di zona d’unione fra la tenuta e i boschi”.
Di Antonella Padularosa
Foto di Montse Garriga Grau/Photofoyer
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