Design ed architettura: oldies but goldies

di Redazione Ville&Casali

Design vintage

Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 l’architettura ed il design conobbero un periodo di grande fulgore creativo.
Negli anni in cui John F. Kennedy si insedia alla Casa Bianca, Jury Gagarin compie il primo volo spaziale intorno alla Terra ed in Italia si completa la galleria del Monte Bianco, arrivano sui mercati mondiali tantissimi oggetti industriali, straordinari nelle forme e spesso realizzati con materiali particolari (bachelite, polistirolo, caucciù, acciaio trattato, essenze di legno esotico ecc.) destinati a valorizzare ambienti domestici sempre più curati e piacevoli da vivere. Dopo un lungo periodo di oscurità, legato alle vicende correlate alla seconda guerra mondiale, in tutto il mondo si celebra una vera e propria resurrezione delle cose belle ed utili per la casa.

Design: una primavera di progetti

DesignDal Giappone alla Svezia, dagli Stati Uniti all’Italia è un continuo sbocciare di progetti altamente innovativi. Ed è proprio il nostro paese a distinguersi nelle proposte di oggetti esclusivi e bellissimi, grazie alla genialità dei nostri più validi designers dell’epoca, da Gae Aulenti ai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni, da Gino Colombini a Bruno Munari, da Ettore Sottsass a Marco Zanuso, fermandoci solo all’inizio di un elenco che potrebbe essere lunghissimo.

Dalle loro mani e dalla loro matite escono capolavori assoluti, come la lampada “Arco” prodotta da Flos, il telefono “Grillo” per la SIP, antesignano del cellulare best seller Motorola Star- Tac e primo telefono (analogico!) con auricolare ripiegabile su se stesso, la macchina per scrivere “Valentine” che il poeta Giovanni Giudici definì una Lettera 32 travestita da sessantottina, esposta nei musei di tutto il mondo insieme alla prima portatile di Olivetti, la mitica Lettera 22, nata qualche anno prima.

Un maestro tra i tanti

Design d'autoreSenza far torto ad altri geni dell’epoca, ricordiamo Vernel Panton, geniale progettista della sedia più ardita nel design e più difficile da industrializzare del mondo, considerando che dal prototipo alla produzione in serie passarono ben 4 anni, e dalla vetroresina si passò al poliammide stampato a iniezione per dotarla della necessaria robustezza, senza intaccare di un virgola il meraviglioso ed unico design.

Un posto tra i grandi dell’epoca lo merita senz’altro Richard Sapper, Compasso d’Oro nel 1960 per il progetto dell’orologio da tavolo “Static” per Lorenz, un vero gioiello da tenere ancora oggi sempre ben in vista sulla propria scrivania.

Vintage d’autore

Il vintage d’autore passa attraverso questi oggetti, unici ed immortali, da ricercare in ogni dove, acquistare, restaurare e conservare perché avranno sempre un grande futuro dietro le spalle. E stiamo solo esplorando la piccola parte di una grande vetrina che Ville&Casali aiuterà ad apprezzare sempre di più nel corso del 2016.

 

 

a cura di PAOLO DE PETRIS

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