Tegole: coperture evolute
Le tegole hanno lo scopo principale di proteggere dall’acqua e, se il tetto è opportunamente ventilato, permettono di non innalzare troppo le temperature superficiali garantendo un buon sfasamento termico anche d’estate.
Nel momento di completare un progetto di costruzione o se ci troviamo a dover scegliere i materiali per una ristrutturazione, teniamo in considerazione questo oggetto apparentemente semplice, ma che nel tempo ha dimostrato tutte le sue qualità.
Perché le tegole in cotto sono ideali
“Le tegole in cotto da questo punto di vista sono l’ideale perché tendono a non riscaldarsi eccessivamente se confrontate con tegole in cemento o con superfici coperte in lamiera e sono poi l’ideale nell’ambito della ristrutturazione in quanto gli effetti cromatici di oggi le rendono del tutto uguali a quelle originali“, spiega a Ville&Casali, Enrico Laconelli, ingegnere e product manager di Wienerbrger, che aggiunge: “a seconda della richiesta di effetti di colore e di trattamenti di superfici, le tegole vengono inoltre rifinite con smaltature opache o lucide: ciò consente al proprietario e all’architetto una grande libertà nella creazione di soluzioni uniche, permettendo di coniugare funzionalità ed estetica”.
Qualità, estetica e prestazioni
Ma anche questo è un settore in continua evoluzione e l’ultima generazione di prodotti per i manti di copertura riguarda l’integrazione con i sistemi fotovoltaici. Il risultato è un prodotto dalle straordinarie caratteristiche: non vengono modificate né alterate le proprietà di volano termico tipiche del cotto e, nel caso, ad esempio, delle proposte di Industrie Cotto Possagno, con circa 17 metri quadrati di copertura si ottiene 1,00 kWp di potenza. Il sistema può essere integrato in una copertura esistente, sostituendo solo i metri quadrati interessati e l’installazione di un diodo di by-pass rende il sistema esente da problemi creati dai vari ombreggiamenti possibili: alberi, camini, antenne, foglie. Sistemi di controllo wireless consentono il monitoraggio costante del funzionamento e della produzione di energia, in modo da avere informazioni continue sull’energia disponibile attraverso la rete privata.
a cura di Antonia Solari
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