Diario di stile in Maremma

di Redazione Ville&Casali

Il soggiorno con camino in muratura

Un casale in Maremma, vicino Capalbio, è diventato il confortevole buen retiro di un architetto romano, artefice di un avvolgente stile country contemporaneo. Si vede il mare dal poggio verde di prati, popolato di querce secolari e ulivi contorti fino a sfiorare la terra con le fronde argentate. Si vede e si sente, nel vento marino che dopo il meriggio arriva, tiepido, talvolta accompagnato dal volo di un gabbiano, e unendosi al calore del sole esalta i sentori delle erbe aromatiche e dei cespugli in fiore.

Situato a Pescia Romana, in Maremma, al confine tra Lazio e Toscana, e costruito nel 2000, il casale è diventato il buen retiro dell’architetto Cinzia Bonamoneta che, quando ha visto il territorio su cui sarebbe stato edificato, non ha avuto alcun dubbio. “In questa casa regna un’atmosfera avvolgente, magica, che trasmette tranquillità e rinsalda i legami di amicizia”, afferma l’architetto, che ha quindi sviluppato un progetto contemporaneo nel rispetto del territorio circostante. “Proprio per questo”, continua, “sono stati scelti vecchi coppi appartenuti ad altri casali, per dare l’impressione che l’abitazione sia lì, da chissà quanto tempo”.

La proprietà, di circa 350 mq, si sviluppa su due corpi legati tra loro da una grande vetrata in cui gli spazi si collocano definendo due zone distinte, una dedicata all’accoglienza degli ospiti, l’altra, più privata, alla zona notte. Le stesse vetrate incorniciano lo spettacolo sempre nuovo della natura che dal verde primaverile al bianco invernale diventa quasi un elemento decorativo per gli interni.

All’interno dell’ampia zona giorno, la capriata in legno di castagno, che sorregge il tetto, si coniuga al meglio con la semplicità degli arredi in parte acquistati da antiquari balinesi e in parte provenienti dai lavori di artigiani locali, come le lampade in ferro, disegnate dallo stesso architetto e realizzate da Carlo Reversi, il ‘fabbro della Pescia’. Sempre il living è in diretta comunicazione con la zona pranzo e la cucina, ideata sempre dall’architetto, dove a far da protagonisti sono una grande cappa in ferro e un piano in graniglia realizzato da alcuni artigiani di Cecina. Caratteristica di questa parte della casa è stato l’inserimento di un ballatoio che affaccia sul grande camino in muratura.

Le camere da letto sono rivolte verso la campagna circostante, con armadi in nicchia protetti da tessuti naturali, mentre nei bagni i pavimenti e i rivestimenti sono in pietra arenaria, di color sabbia, che si alterna con materiali più convenzionali, quali la maiolica e il mosaico. Nel complesso, la semplicità della pianta progettuale è perfettamente congrua con gli impieghi funzionali dello spazio, la disposizione dei locali è logica, il loro arredamento ben equilibrato, con ampie spaziature. Molta ragione, dunque, ma anche tanto sentimento, che poi è quello che fa da fil rouge a questo luogo magico.

Tutte le pareti della casa sono state dipinte con una velatura a calce, il cui colore è semplicemente dato da pigmenti color sabbia che, insieme al lino delle tende e al legno di larice del pavimento, creano un effetto avvolgente e rilassante. Una nuova energia anima il casale pervaso dalla luce che entra liberamente, irruente, attraverso porte e finestre schermate dalle tende, portando con sè lo spirito e la forza della terra maremmana.

Ci si muove leggeri e il tempo sembra fermarsi, si apre il dialogo del vivere, come sospesi. Il patio e il terrazzo, con le loro capriate in legno, contribuiscono a prolungare gli interni verso l’esterno, creando ambienti ideali da vivere durante la bella stagione, arredati con tavoli di legno e panche indonesiane. Sempre all’esterno, il pavimento è realizzato con ciottoli e cemento, di color sabbia, posato secondo la tecnica più tradizionale, riquadrato da lunghe lastre in peperino. “E’ una casa rigenerante”, conclude Cinzia Bonamoneta, “in totale contatto con la natura, che riporta alla vita semplice di un tempo, senza però rinunciare al comfort contemporaneo”.

di Aldo Mazzolani
foto di Marina Papa

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