Fra interno ed esterno
Il famoso quartiere romano dell’EUR è il palcoscenico del progetto di restyling di una villa bifamiliare
Ci troviamo nella zona sud-ovest della Capitale, in un brano di città dalla storia importante – l’EUR venne progettato per ospitare l’Esposizione Universale Romana del 1942, mai realizzata a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale –, ricco di architetture eleganti, di ampi viali ed edifici di impronta razionalista. Qui, lo studio Studio Riviello Architetti Associati si è occupato della ristrutturazione e del restyling di una villa bifamiliare immersa nel verde del quartiere. Composta da un ampio giardino, la casa ha al piano terra una zona salotto, una sala da pranzo, la cucina e lo studio. Sotto, a un livello più basso, si trova la taverna con un living destinato alla famiglia, mentre al piano notte, più in alto, vi sono tre camere da letto con i rispettivi bagni. La casa, già concepita con uno stile moderno, ha subìto un’ampia ristrutturazione della parte esterna, il completo restyling delle zone giorno e notte e la ristrutturazione di tutta la zona taverna. Il tutto per rendere l’intero edificio il più possibile funzionale, ma anche essenziale e quindi ideale per la vita contemporanea di una famiglia numerosa che esige massima ottimizzazione dei tempi e degli spazi.
Gli arredi, realizzati per un uso pratico piuttosto che scenografico, hanno tutti finiture e laccature con colori neutri. La richiesta dei proprietari era di avere una casa moderna, con spazi interni il più possibile dinamici e funzionali, ma anche che dialogassero per stile e design con l’ampio spazio outdoor e il giardino. Colori tenui, linee semplici e forme minimali sono così state le scelte progettuali adottate, accompagnate da una grande luminosità garantita dalle ampie vetrate. Legno in rovere naturale e ferro laccato bianco i due materiali maggiormente utilizzati nel progetto di interior design. Qui nulla è stato scelto a caso e gli ambienti, per desiderio dei proprietari, sono stati studiati per essere tutti estremamente luminosi, pratici e ordinati. Le decorazioni sono così state ridotte al minimo, perché come sostengono i progettisti, “spesso sono i materiali costruttivi e le finiture stesse a contribuire allo stile e all’allure delle varie stanze”. La scelta stilistica è stata quella di mettere in risalto la semplicità delle linee costruttive della casa e di ampliare otticamente il senso di orizzontalità, da qui l’uso quasi esclusivo di colori neutri. All’esterno il giardino si compone di una zona pianeggiante ampia e lasciata a prato, un vialetto di accesso costeggiato da siepi e l’anfiteatro organizzato a terrazzamenti con essenze e piante diverse piano per piano e un piccolo orto con coltivazione di aromatiche voluto dalla padrona di casa.
Articolo pubblicato sullo Speciale Architetti 2023
Continua a leggere sulla rivista digitale
© Riproduzione riservata.