Sui colli piacentini torna il fascino del rustico in pietra

di Alessandro Luongo

Sui colli piacentini torna il fascino del rustico in pietra
Rural landscape at summertime along the road from Ganaghello to Vicobarone (Piacenza, Emilia Romagna, Italy), in the Tidone valley. Vineyards and view of Rovescala

Val Trebbia e Val Tidone assediate dalle richieste, soprattutto dei milanesi. Al centro dell’attenzione dei vip la Val Luretta

La seconda casa in campagna? Sarà sempre più richiesta in futuro. Averla sarà una fortuna e un privilegio, secondo molti operatori. Soprattutto fra le colline piacentine della Val Trebbia, Tidone o la piccola e incontaminata Val Luretta. Il ritorno alla campagna è ormai una tendenza consolidata dopo l’emergenza sanitaria. E se nei mesi successivi al lockdown le colline emiliane sono state riscoperte come rifugio dai milanesi, “ora sono diventate compagne di vita – afferma sicuro Fabrizio Floriani, presidente provinciale Fiaip Piacenza. Val Trebbia e Val Tidone, infatti, raccolgono un bacino di utenza variegato, non limitato alla seconda casa, e rappresentano per coloro che vivono in città vere e proprie scelte di vita”. Gestire il proprio business da casa, immersi nella tranquillità del verde e nella serenità familiare è, d’altra parte, fonte di stimolo creativo e lavorativo. Di qui dunque la ricerca di spazi esterni e dimensioni abitative di più ampio respiro, che in ambito urbano sono più difficili da trovare. In definitiva, “il distanziamento e la paura del contagio hanno fatto il resto – conclude l’esperto – ed ecco che il mercato, pur dimenticati i numeri delle compravendite e i valori dei primi anni 2000, sta recuperando spazio, riavvicinando, lentamente ma con costanza, gli italiani alla campagna”. Il fenomeno emerso con prepotenza in Val Trebbia e Val Tidone e raccontato in una nostra precedente richiesta è la rincorsa agli affitti. Tanto che non pochi proprietari di ville e case in pietra con giardino e spazio esterno hanno sospeso per la stagione estiva la trattativa di vendita con gli agenti immobiliari incaricati, per darle in affitto a parenti o amici, sollecitati dagli stessi per la mancanza di un’adeguata offerta del genere. Come conferma Marco Gazzola, amministratore unico dell’omonima società di Rivergaro: “Abbiamo ricevuto un’impressionante richiesta di locazioni turistiche che sono state soddisfatte solo in minima parte, perché da noi manca la cultura del week end e non ci sono case vacanza; le ville sono state date in affitto già dall’inizio dell’anno”. Se la locazione estiva è dunque preponderante, la richiesta dell’acquisto della casa dei sogni nelle valli piacentine ricalca la tipologia di quella desiderata per l’intera estate.

Sui colli piacentini torna il fascino del rustico in pietra

Vicino al Trebbia

Nelle campagne intorno a Bobbio, al massimo a 5-6 km di distanza dal centro, con area verde, in pietra, da ristrutturare, da 80 a 100 metri quadri”, questa è la casa dei sogni secondo Gabriella Peveri, titolare di Immobiliare Sviluppo Casa, la prima agenzia sorta nell’incantevole borgo, sin dal 1994. “Una tipologia che fa sempre più gola a molti architetti milanesi per progettare un fine restauro e preselezionarla per i loro clienti – aggiunge l’agente –. Gli acquirenti chiedono comunque determinati servizi e magari l’immobile a pochi minuti dal fiume Trebbia: alcune case, in effetti, hanno il sentiero che porta alla spiaggia, ma non è facile accontentare questa richiesta”. I prezzi vanno dai 40 agli 80- 90mila euro per un rustico da ristrutturare, in pietra, di circa 150 metri su due livelli. Un’occasione del genere? A Case Trebbia, nei dintorni di Bobbio, la Peveri propone un ex fienile del ‘900 di 120 metri quadri, luminoso, con un portone ricavato da quello di una stalla, interni in cotto e accesso diretto al fiume balneabile. Non solo, ha anche un ruscello che scorre nel giardino. Prezzo: 200mila euro. Da notare che la richiesta di un rustico in affitto o in vendita a Bobbio e dintorni si è impennata dal 2019, da quando il programma di Rai3 “Il Borgo dei Borghi” ha riconosciuto il primato al borgo della Val Trebbia. E c’è di più. Qui è disponibile un’area camper e il Bobbio Film Festival, fondato dal regista Marco Bellocchio, nativo del paese, è sempre una delle maggiori attrattive dell’anno. “Ma devono essere soddisfatte tre richieste fondamentali del cliente– aggiunge Marco Stombellini, della Geodomus locale: la presenza del giardino, il prezzo, e l’immobile deve essere già ristrutturato o, al limite necessitare solo di piccole rifiniture”. E la location: a 4-5 km dal centro storico, dai 200 ai 300 metri quadri, su un solo piano, con spazio verde di almeno 200- 300 metri da recintare, per far giocare i bambini. “Eh, sì – precisa – otto acquirenti su dieci sono famiglie in cerca di una seconda casa, un rustico in pietra degli anni ’70-’80 a prezzi da 80 a 150mila euro”.

Il privilegio della Val Luretta

Racconta Gianluca Gusai, dell’omonima e storica immobiliare di Castel San Giovanni, che l’anno scorso accompagnò un attore hollywoodiano nella piccola Val Luretta in cerca di un casale o di una villa con piscina. Questa parte dei colli piacentini è difatti molto amata da personaggi noti che non vogliono apparire, professionisti del mondo economico e finanziario nazionale e internazionale. “È una valle piccola, non deturpata, tranquilla” aggiunge Gusai. I suoi comuni principali sono Agazzano, Gazzola, Gragnano, Piozzano, Rottofreno. Meno estesa della Val Tidone e della Val Trebbia, vanta, fra l’altro, ottimi boschi per andare alla ricerca di funghi. Ha dunque il suo fascino ed è in cima alle richieste super selezionate. Non a caso, Gusai, tempestato di case in affitto dal primo aprile e poi in vendita, tiene a evidenziare che, data la pressante richiesta, “possedere una seconda casa nel piacentino è un privilegio e una fortuna”. Non solo. Sui casali ristrutturati, in buona posizione panoramica e dominante, l’esperto ha rilevato un incremento del 10 per cento rispetto all’anno precedente. Un esempio? “Un casale di 450mila euro con queste caratteristiche, oggi varrebbe 500mila euro, ma si fa fatica a trovarli” confessa.

Un rustico in Val Tidone

Dal suo ufficio a Pianello Val Tidone, Graziella Volpini conferma che “all’inizio del 2020 si registrava un incremento dei prezzi del 5-10 per cento su immobili di un certo pregio, casali in pietra e ville in stile liberty in posizione dominante, ma anche da ristrutturare per effetto dell’introduzione del bonus energetico”. Fra le zone più richieste in Val Tidone: i dintorni di Rocca d’Olgisio, Arcello, Corano, Sala Mandelli. “La richiesta standard – aggiunge – è una casa indipendente in pietra, con annesso terreno di 1 o 2 ettari da usare come giardino, in posizione panoramica. Non deve avere una valenza storica, basta che sia in pietra, come sono sempre state, in effetti, le nostre costruzioni rurali dal 700 in poi”. I milanesi (e lombardi in generale) sono in prima fila, nell’acquisto, anche per la vicinanza alla città. “Vorrebbero spendere dai 60 ai 150mila euro per un bene da ristrutturare, e dai 300 ai 600mila per un bene già ristrutturato”.

Indirizzario web

Fiaip Piacenza
Gazzola Immobiliare
Colline Piacentine
Obiettivo Casa
Giulia Garbi
Immobiliare Gianluca Gusai

Articolo pubblicato su Ville&Casali settembre 2020

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