Spazi condivisibili e materiali biocompatibili, ecco la Casa nei Colli

di Redazione Ville&Casali

Spazi condivisibili e materiali biocompatibili, ecco la Casa nei Colli

Vivere insieme in spazi domestici condivisibili, dove la tradizione culturale della proprietà privata viene messa in discussione da esigenze sociali rivolte alla creazione di spazi che favoriscono la collaborazione e la crescita individuale. Nasce da questa visione la Casa nei Colli progettata dall’architetto padovano Marco Baldassa a Galzignano Terme (Padova).

Il progetto si contrappone alle cristallizzate consuetudini costruttive del luogo in cui sorge, creando un vivo rapporto tra le specificità dell’abitare contemporaneo e le qualità paesaggistiche intrinseche dei Colli Euganei. 

Spazi condivisibili e materiali biocompatibili, ecco la Casa nei Colli

Piano interrato, sala ludica e giardino semi-ipogeo

L’abitazione si sviluppa su tre livelli a pianta quadrata con lato interno di 12 metri. Il piano interrato compenetra e modella il terreno con i muri di contenimento e i patii in calcestruzzo faccia a vista. Questi ultimi, estendendosi oltre il volume della casa, ne definiscono la struttura basamentale  modellando i dislivelli preesistenti del terreno collinare. Qui sono collocati gli ingressi al garage e agli spazi di servizio, con il disimpegno attrezzato che li separa dalla sala ludica, un ampio spazio polifunzionale messo in relazione diretta con il giardino semi-ipogeo dalla parete vetrata a sud.

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Piano terra e primo piano

Al piano terra gli spazi della famiglia, circondati da grandi aperture rivolte al giardino e da fonti di luce zenitale, si sviluppano in continuità attorno alla scala in linea inserita tra due pareti attrezzate che servono la zona giorno verso sud e la zona notte verso nord. Al primo piano le quattro camere con bagno e loggia d’angolo, disposte secondo una geometria a spirale, circondano lo spazio comune, illuminato con il lucernario quadrato al centro del soffitto piramidale.

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La scelta dei materiali

La scelta dei materiali si è basata, oltre che nella ricerca di creare specifici rapporti materici in funzione degli usi interni e dei mutevoli rapporti con le fonti di luce naturale, anche sulla volontà di utilizzare dei materiali per quanto possibile biocompatibili. Materiali dunque rispondenti a caratteristiche di reperibilità, prodotti con materie prime rinnovabili, esenti da emissioni nocive, a basso tenore di energia primaria, durevoli, stabili nel tempo e riciclabili. Questi aspetti hanno assunto un ruolo centrale in tutta la fase di sviluppo e realizzazione del progetto. L’idea di realizzare quest’opera infatti deriva anche dalla consapevolezza della necessità di utilizzare dei materiali che possano garantire la salubrità ed il comfort interno degli ambienti di vita.

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Il contributo delle finestre VELUX

In questa abitazione la forte relazione tra l’interno e l’esterno, con le sue continue variazioni di luce, è stata ottenuta con l’inserimento di grandi aperture verticali, in abbinamento a finestre per tetti piani VELUX. Ne risulta una distribuzione ottimale della luce in tutti gli ambienti. Lavorando su volumi e involucro sono stati inseriti dei punti di luce zenitale che caratterizzano la zona pranzo al piano terra, il bagno e l’interno dei locali. Al primo piano, infine, le aperture sono messe in relazione con il contesto nei quattro punti cardinali.

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Fotografie di Andrea Segliani per VELUX

Indirizzario web:

Il sito web dell’architetto Marco Baldassa

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