Il progetto di landscape design per una villa di Perugia
Può capitare, percorrendo le colline intorno a Perugia, d’innamorarsi dello straordinario verde intenso della vegetazione e della delicata alternanza di boschetti e fazzoletti di vigne. Su queste terre intrise di storia, il tempo sembra essersi come fermato. L’atmosfera è serena e tranquilla. Queste sono solo alcune tra le innumerevoli ragioni che hanno spinto una giovane famiglia a eleggere la frazione di San Marco, a soli 5 km da Perugia, quale meta ideale dove stabilirsi.
3500 mq di essenze rigogliose e fiorite circondano la raffinata abitazione progettata dall’architetto Gianluigi Giammetta. Linee sinuose e un magistrale gioco di forme e volumi animano l’affascinante giardino realizzato dalla paesaggista romana Marta Fegiz (www.fegiz.com).
L’idea di partenza, in accordo con i proprietari, era quella di ideare un giardino vivibile, che avesse zone funzionali utili al bisogno della famiglia. Abbiamo, infatti, inserito una zona living, un’area ristoro con cucina e un’ampia zona relax intorno alla piscina
– racconta la progettista a Ville&Casali che ha concepito nel corso degli anni innumerevoli giardini privati, soprattutto in Toscana, Lazio e Umbria.
La grande esperienza maturata l’ha portata ad essere una tra le più apprezzate landscape designer nel panorama italiano e internazionale.
Le condizioni morfologiche del terreno hanno reso il lavoro, fin da subito, piuttosto impegnativo. Le grandi differenze di quote tra l’ingresso superiore e quello inferiore limitavano la fruizione di ampi pezzi di terra, rendendo lo spazio ripido e accidentato. La paesaggista ha, quindi, perseguito due obiettivi: da una parte realizzare dei terrazzamenti con muri in pietra che permettessero di raccordare le quote e dall’altro armonizzare le forme sinuose ed eleganti dell’abitazione con la struttura dei camminamenti nel giardino.
Il risultato è uno spazio verde caratterizzato da lievi pendii e dolci dislivelli sottolineati dalla disposizione dei cespugli e delle aiuole fiorite.
Ciò che da subito mi ha colpito sono stati i grandi ulivi preesistenti, simbolo della tradizione agreste, che abbiamo mantenuto e valorizzato
– spiega Marta Fegiz. Il ruolo dominante di questa pianta si riflette anche nella scelta della palette di colori che predilige, infatti, in alcuni punti, i toni grigi argentei.
Lavande, Westringie e Convolvulus Cneorum trovano posto, grazie anche alla collaborazione con l’azienda agricola Todiverde, nei vivaci alloggiamenti lungo tutto il giardino. Il contrasto con il verde scuro di rosmarini, mirti e bossi è lampante e regala un concerto inebriante di aromi e colori. Le cromie utilizzate rivelano il desiderio mantenere un legame con il territorio e con le nuance caratteristiche della macchia mediterranea: il bianco delle Lantane Sellowiane, infatti, si avvicenda agli azzurri degli Agapanthus e dei Teucrium fruticans. Diverse qualità di aceri, poi, sono stati inseriti nella parte del giardino più scoscesa e ovviamente in ombra, proprio a ridosso della vetrata della suggestiva SPA interna della villa.
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