Garda: l’agriturismo immerso nel giardino sempre verde
Sul lago di Garda, a pochi passi da Salò, sorge un affascinante agriturismo totalmente immerso in un giardino sempre verde. Il parco che circonda la struttura è di circa 2700 metri quadri ed è stato bonificato dalla sapiente mano di un designer italiano: Stefano Filippini, il quale, con l’aiuto dei suoi committenti è riuscito a realizzare un’opera d’arte fatta di vegetazione e natura.
Il progetto del designer
Equilibri e combinazioni di colori perfette distinguono lo stile di Filippini, giovane paesaggista, che insieme al suo team è riuscito a creare un’ambientazione armoniosa, concordando con i committenti alcune caratteristiche imprescindibili, che l’intero giardino intorno all’agriturismo, avrebbe dovuto mantenere. I proprietari della struttura ricettiva hanno chiesto al designer e alla sua squadra di architetti paesaggisti, di enfatizzare l’affaccio caratteristico che il “Borgo di Mezzadino”, questo il nome del casale, sul golfo di Salò e di mantenere i tratti tradizionali del giardino all’italiana, lasciando a lui la libertà di inserirvi elementi originali ed eclettici.
Stefano Filippini spiega, inoltre a Ville&Casali:
“ I proprietari si sono dati e affidati a noi, mi piace mostrare dal vivo ai nuovi clienti i giardini che ho precedentemente realizzato, per far cogliere essenze e sapori.”
E prosegue raccontando di come la chiave progettuale di tutto, per creare un giardino perfetto per questo agriturismo, sia stata trovata osservando attentamente il paesaggio circostante con i suoi alberi antichissimi, le dolci curve delle colline circostanti e chiaramente il lago di Garda. Attraversando il cancello, gli ospiti della struttura entrano in una vera e propria oasi di pace; un luogo privato, in cui la suddivisione delle aree verdi è stata fatta seguendo i diversi livelli del terreno, che vengono sapientemente collegati da una magnifica scalinata, la quale porta a una vera e propria terrazza naturale, sospesa sopra i suggestivi scorci della colorata vegetazione circostante.
Per il piano di sotto, invece, sono stati studiati bellissimi giochi di simmetrie, attraverso aree ben definite da un’impressionante varietà di piante. La palette dei colori per questa zona del giardino è stata pensata analizzando il contesto: il bianco e il verde, qui sono padroni, e a macchie, compare anche l’arancione, che oltre a dare un forte richiamo al carattere mediterraneo, prende spunto dalla nuance della facciata della struttura ricettiva.
Filippini racconta a Ville&Casali, inoltre, che al suo arrivo vi era una scarpata abbandonata e qualche muro diroccato e che le uniche specie vegetali esistenti in questo posto fossero alcune palme e cipressi, entrambi in condizioni disastrose.
Il suo approccio progettuale aveva come obiettivo, prima di ogni altre cosa, il risanamento del terreno, che consentisse alla vegetazione di poter essere coltivata in modo adeguato, ma che conservasse anche la vegetazione già presente. Per farlo ha avuto bisogno di circa due mesi e della stretta collaborazione con un importante Vivaio della zona del Garda. Ora qui oleandri, agavi e cycas sono diventati i protagonisti indiscussi di questo immenso parco, in cui sorgono rose che regalano splendide fioriture da maggio a ottobre; tutto è stato ragionato affinché ci fosse una continuità vegetativa per l’intero arco dell’anno.
Godersi un tramonto su questo territorio così rigoglioso è per gli ospiti dell’agriturismo un vero regalo offerto dai proprietari della struttura.
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