Tappeti fatti a mano: unici e contemporanei

di Redazione Ville&Casali

Tappeti fatti a mano

L’anima di Rug Star si racchiude nella grande passione di Jürgen Dahlmanns per i tappeti fatti a mano tibetani e per il design contemporaneo.

Una passione forte che, dopo la laurea in architettura, porta il designer olandese, classe 1968, a reinterpretare il concetto tradizionale di tappeto elevandolo a vera e propria esperienza creativa che contenesse in sé la bellezza e la ricchezza dell’oggetto e la imprescindibile funzionalità che un tappeto deve avere all’interno delle abitazioni moderne.

Con lui abbiamo parlato di cosa significhi oggi creare tappeti contemporanei e di quanto l’accurata arte della tessitura tibetana abbia nel corso di questi anni influenzato e caratterizzato i suoi lavori.

Tappeti fatti a mano di alta qualità

«Credo che oggi sia veramente possibile realizzare oggetti interessanti e dal grande aspetto innovativo. Essere innovativo è da sempre una delle mie caratteristiche, sono una persona molto curiosa e ho portato la mia curiosità a servizio del mio lavoro. Quando si crea un tappeto contemporaneo sono tante le cose da valutare e da inserire nella lavorazione: colore, motivi decorativi, utilizzo dei materiali, processi di esecuzione e di lavaggio, tutto contribuisce a creare un oggetto unico, ma tutto è costantemente sovvertibile nella mia logica creativa, perché non metto mai barriere alla sperimentazione.

Tappeti fatti a manoC’è un solo componente che non ammette deroghe e che metto sempre al di sopra di tutto: la qualità, basilare in un tappeto Rug Star. Credo fortemente che qualità e curiosità siano i due temi guida nel mio lavoro. La mia passione per il mondo tibetano e la loro arte di tessere i tappeti nasce proprio lì in Nepal lavorando con i tibetani in esilio e, avvicinandomi alla loro cultura, ho capito quanto questa sia pura e bella.

Questa esperienza mi ha molto cambiato ed è diventata la base su cui ho fondato il mio lavoro di designer. Come architetto guardo al tappeto non solo come un prodotto, ma anche come un oggetto dalla dimensione architettonica, qualcosa che ha la capacità di creare lo spazio senza costruire muri.

Ogni tappeto è un pezzo unico annodato a mano e realizzato con le lane e sete più fini, è qualcosa che rimarrà nel tempo, che si tramanderà e che vivrà a prescindere dallo spazio che lo ospiterà, dall’arredamento che gli si metterà intorno e da tutto il resto».

E, a proposito di Rug Star, quali sono gli ingredienti fondamentali di questo concept?

«Amo le persone, mi piace l’idea che queste vivano a stretto contatto con il mio lavoro. Considero un grande privilegio poter “far parte”, in un certo senso, della loro casa e delle loro vite. Il mio lavoro è interconnesso con le persone e parla della gioia e dell’amore che ci si può scambiare gli uni con gli altri. Penso che questo si colleghi molto con la curiosità che mi anima nel processo di creazione e con la grande attenzione che tutti abbiamo verso la qualità. Gli ingredienti principali di Rug Star sono quindi l’amore verso le persone e la passione verso questa antica arte. È il cuore del nostro prodotto ed è la chiave per evitare che si creino oggetti sterili privi di passione e di anima».

 

 

 

di CLAUDIA SCHIERA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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