Il Monferrato batte le Langhe in convenienza
La percezione che il cambiamento di rotta nel mercato immobiliare ci sia stato è comune fra gli addetti ai lavori interpellati da Ville&Casali. Una svolta confermata da risultati concreti e favorita da diverse iniziative volte a promuovere il territorio. Prima fra tutte, l’attribuzione al Monferrato di sito Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Un riconoscimento che ha agito da volano alla ripresa del turismo e, quindi, portato luce a un territorio conosciuto ma non sufficientemente valorizzato, a differenza di zone simili, come la Toscana o le vicinissime Langhe.
Monferrato: il cambiamento è qui
Un cambiamento positivo, quindi, che ha dato nuovo entusiasmo agli agenti immobiliari della zona, fra cui Rosalba Borello, dell’agenzia Internau Monferrato (www.internaumonferrato.com) che dichiara a Ville&Casali: “Il mercato va bene. Un bene che deriva dal fatto che abbiamo alle spalle anni non facili, anche se meno drammatici di come sono stati raccontati, mentre oggi registriamo un netto miglioramento. Dal nostro osservatorio notiamo che sono successe contemporaneamente diverse cose. Primo, la convinzione da parte di tutti che il trend si sia assestato ai minimi e che sotto non si possa scendere. Ci si è equilibrati sul corretto rapporto di cambio euro/lira ed è passato il bluff dei primi anni, un fatto positivo di per sé. Inoltre, è cambiato il tipo di mercato, che non vede più la ricerca di seconde case come unica soluzione. Chi viene qui sono in genere persone che vogliono non una casa vacanze, ma scelgono tra due alternative diverse: o una residenza stabile, pur passando anche mesi da qualche altra parte in giro per il mondo, o un immobile attrezzato anche per fare ospitalità, da B&B ad alloggi per le vacanze”.
Quali i tempi di vendita?
Constatato, dunque, l’interesse per la zona, quali sono i tempi di vendita di un immobile? “Si tratta di una variante imprevedibile, soprattutto riferendosi ad immobili particolari. L’alloggio in città ha un fondamento per lo più razionale, che considera la zona, la dimensione, i servizi. Ma qui è un po’ come nella scelta delle persone, si toccano corde che sono imponderabili, vediamo colpi di fulmine per case che non ci aspettiamo di riuscire a vendere e il contrario per altre che ci sembravano più semplici. Oggi quello che veniva detto in teoria negli anni scorsi si sta realizzando: i territori sono sul mercato come un oggetto. Le persone scelgono il luogo in cui vivere considerato che ormai si può lavorare ovunque. La maggior parte delle professioni richiede la presenza sul territorio e la possibilità di lavorare nello stesso luogo, ma molti lavori si possono realizzare da remoto. E questo lo stiamo oggi constatando: ci chiedono immobili vicini ad aeroporti e servizi essenziali, ma senza altri vincoli geografici specifici”.
La ripresa è confermata
Laura Caracciolo Franco e Claudia Minoia, dello Studio Moncalvo (www.studiomoncalvo.it), presenti sul territorio da 19 anni, confermano la ripresa del mercato immobiliare. “Siamo su una buona strada, qui si vive, si mangia e si beve bene”, conferma Claudia Minoia. “Siamo in una posizione strategica potendo raggiungere Torino, Milano, Varazze, Courmayeur e i laghi in un’ora o poco più e la zona gode di un crescente apprezzamento. Per quanto riguarda il range dei prezzi, negli ultimi 6/8 mesi abbiamo visto che, grazie anche alla più facile concessione dei mutui da parte delle banche, vendiamo sia prime case, fra 70 mila e 100 mila euro, sia seconde case con prezzi che partono da 400 mila euro. Le zone più richieste, secondo la nostra esperienza, sono Grazzano Badoglio, Moncalvo, Olivola e gli altri centri storici della zona”.
Gli investitori sono più attenti
Oggi, però, chi investe fa più attenzione all’acquisto e, di conseguenza, i tempi si allungano. Lo conferma anche Tatiana Ansaldi di ABC Immobiliare (www.abcagenziaimmobiliare.it):”il mercato è rallentato perché le trattative sono più lunghe ma non è vero che non si venda, si vende un po’ meno e con passaggi più lunghi. I clienti desiderano ricevere tutte le informazioni possibili, portano i loro tecnici e fanno una valutazione molto più approfondita e, infine, dopo aver analizzato ogni dettaglio, cercano a volte di fare “l’affare”. Anche i prezzi, soprattutto per le case in collina, non si riescono a stabilire precisamente perché la vendita viene effettuata a corpo e viene considerato il contesto, il paese in cui si trova l’immobile e i servizi della zona. Con così tante varianti si possono trovare rustici da ristrutturare a 100 mila euro ma anche cascine ristrutturate fino ad un milione, soprattutto se già adibite al turismo ricettivo”. La possibilità di trasformare la propria casa anche in un B&B è legata alla crescente affluenza di stranieri che stanno scoprendo il Monferrato grazie alle sue qualità paesaggistiche, all’enogastronomia e alla già citata vicinanza alle grandi città e ai relativi aeroporti. Come conferma Eros Capusso, di Case Asti Monferrato (www.caseastimonferrato.it), agenzia immobiliare e studio di architettura: “registriamo l’interesse verso le nostre zone da parte degli stranieri, per la nostra esperienza soprattutto scandinavi, nello specifico norvegesi che sono affascinanti dal nostro clima e cercano case confortevoli, dove il benessere è il protagonista assoluto: quindi con piscine, servizi tecnologici e grandi spazi per la convivialità”. “Il mercato si è finalmente riequilibrato e i prezzi si sono stabilizzati”, sottolinea ancora Eros Capusso, “e se il costo di un immobile è aderente alle cifre suggerite dal mercato, si riesce a vendere. In più, il Monferrato ha un ulteriore vantaggio: si trovano ancora molte occasioni a prezzi inferiori rispetto alle vicine Langhe.”
La vigna: valore aggiunto all’immobile
Inoltre essendo un territorio di vigneti l’idea di trovare un immobile con terreno coltivato a vigna è di grande fascino per i possibili acquirenti, soprattutto se sono alla ricerca di uno stile di vita alternativo.
Un immobile con vigne ha, quindi, un valore aggiunto nel mercato immobiliare? Carol Introvigne, di Case di Collina (www.casedicollina.it), racconta a Ville&Casali la sua esperienza: “Spesso i clienti arrivano con l’idea di prendere una casa in Monferrato con vigneto, magari, all’inizio, vogliono coltivare un ettaro o due di vigneto ma subito dopo, rendendosi conto del lavoro che c’è dietro, si limitano a cercare 2-3 mila metri di terreno, anche perché un vigneto non si può gestire solo nel fine settimana. Secondo noi, in una proprietà è vincolante il fatto che ci sia terreno più che sia vitato”. Buone prospettive, dunque, per un territorio che ha ancora molte potenzialità da esplorare.
a cura di Antonia Solari
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